Oltre che di riforma Pensioni, con le possibili modifiche in merito al cumulo gratuito, ad Opzione donna e all'Anticipo pensionistico volontario da attuare in sede di esame del decreto Milleproroghe al Senato, si continua a parlare anche del rimborso dei mancati adeguamenti pensionistici al costo della vita così come deciso dalla Consulta con a famosa sentenza numero 70 del 2015 e ancora non del tutto ottemperata.
Pensioni, atteso ancora l'adeguamento degli assegni
"Chiediamo al governo - ha detto ieri il senatore dei Cor Vittorio Zizza intervenendo in aula a Palazzo Madama - di dirci una volta per tutte cosa intende fare per loro, mettendo da parte - ha sottolineato - gli escamotage del passato".
Il parlamentare del gruppo Conservatori e Riformisti ha ricordato che "la Corte costituzionale ha chiaramente stabilito che cinque milioni di italiani - ha spiegato secondo quanto riporta l'agenzia IlVelino - hanno diritto ad una rivalutazione della propria pensione". Rivalutazione previdenziale avvenuta solo in maniera parziale per i mancati adeguamenti del 2012 e del 2013 con quello che l'ex presidente del consiglio, Matteo Renzi, chiamò impropriamente bonus Poletti. Impropriamente perché in realtà non si è mai trattato di un bonus ma di un rimborso dovuto che peraltro è stato restituito solo in parte, una tantum e in maniera forfettaria.
Non ancora ottemperata la sentenza della Corte Costituzionale
Il senatore Zizza, intervenendo ieri in aula al Senato, ha ricordato inoltre che i Conservatori e Riformisti hanno in diverse occasioni proposto di istituire "un trattamento di base uguale per tutti, ragguagliato - ha spiegato il parlamentare - all'importo dell'assegno sociale da adeguarsi periodicamente - ha aggiunto - al costo della vita e finanziato con versamenti effettuati sulla base di un'aliquota contributiva uniforme per dipendenti e autonomi".
Ma non finiscono qui le proposte dei Conservatori e Riformisti. "Occorre consentire - ha proseguito Vittorio Zizza - il finanziamento di un'eventuale pensione complementare, in modo da permettere al lavoratore - ha sottolineato il senatore di Cor secondo quanto riportato da IlVelino - di optare per il versamento volontario della corrispondente quota contributiva di alcuni punti, non versata alla previdenza obbligatoria Inps".
Sulla questione della rivalutazione delle pensioni si è espresso nei giorni scorsi il Tar del Lazio dicendo che la competenza a decidere sulla legittimità del bonus Poletti per il rimborso non è del giudice amministrativo ma del giudice ordinario o contabile.