Le ultime notizie Scuola ad oggi, venerdì 13 gennaio 2017, sono quelle relative al nuovo CCNI riguardante la mobilità del personale docente per l'anno scolastico 2017/2018. Gli incontri in Viale Trastevere tra i tecnici del Miur e i sindacati proseguono a ritmo serrato e il confronto andrà avanti senza sosta sino al prossimo 19 gennaio.

Vediamo, in sintesi, quali sono i punti dell'intesa contrattuale che sono già stati trattati sin qui e quelli che, invece, dovranno essere affrontati nei prossimi giorni, secondo quanto riferisce la Gilda degli insegnanti.

Ultime news scuola, venerdì 13 gennaio 2017: mobilità docenti, ecco il punto della situazione

Sino a questo momento, si è parlato della platea di docenti a cui verrà data la possibilità di presentare domanda di mobilità, ovvero i docenti con contratto a tempo indeterminato; si è discusso anche del numero delle sedi che sarà possibile indicare, ovvero fino ad un massimo di cinque scuole e dieci ambiti, con libera scelta di indicare anche una sola scuola oppure anche quindici ambiti, sempre nell'ambito delle 15 preferenze massime.

Si è definita la percentuale di posti da destinare alla mobilità territoriale (il 30 per cento) e a quella professionale (il 10 per cento) oltre al procedimento relativo ai movimenti e ai passaggi.

Per quanto riguarda le precedenze, invece, è stato precisato come procedere all'indicazione degli ambiti per usufruire delle precedenze. Il testo del contratto conterrà delle indicazioni puntuali per non incorrere in errore. In buona sostanza, le precedenze non cambieranno rispetto allo scorso anno.

Infine, si sono definiti gli aspetti della mobilità professionale verso i licei musicali.

Mobilità docenti: i nodi ancora da sciogliere

Al momento, invece, Miur e sindacati dovranno discutere ancora della percentuale di posti da riservare alla mobilità professionale nei licei musicali, del codice unico riguardante gli istituti che raggruppano numerosi plessi, situati anche in comuni diversi. Per oggi, venerdì 13 gennaio, è prevista la discussione del problema riguardante i docenti perdenti posto, per i quali l'intenzione sarà quella di garantire, nell'ottennio, il loro rientro nella scuola.