Si è svolto ieri, 11 gennaio 2017, il secondo incontro tra il ministero dell'Istruzione ed i sindacati per esaminare il nuovo contratto relativo alla mobilità nella Scuola per l'anno scolastico 2017-2018. Lo stato dell'avanzamento delle trattative segnala, in particolare, la possibilità per i docenti, gli educatori ed il personale Ata di poter scegliere liberamente tra scuole e ambiti territoriali nelle operazioni di mobilità. Nel dettaglio, informa il ramo scuola della Cgil, nell'incontro di ieri si è discusso dei procedimenti, dei passaggi e delle sedi relative ai meccanismi della mobilità, della conferma dell'organico dell'autonomia come riferimento dei docenti, dei rientri, delle assegnazioni e delle restituzioni ai ruoli di derivazione.
Mobiltà docenti, Ata ed educatori 2017/18: trasferimenti tra scuole o ambiti
Le ultime novità in tema di mobilità nella scuola dei docenti, del personale educativo ed Ata, in attesa degli opportuni dettagli su come presentare la domanda di trasferimento volontaria di ruolo, ovvero da un grado della scuola a un altro o nell'ambito delle scuole medie e superiori oppure per i passaggi di cattedra, da una classe di concorso a un'altra, riguardano i tempi delle domande. Il sindacato anticipa, infatti, che molto probabilmente le operazioni inizieranno a febbraio o a marzo prossimo. Se la domanda di mobilità dovesse aver buon fine, docenti, educatori o il dipendenti delle scuole otterrebbero una nuova sede oppure un nuovo ambito di titolarità, nella stessa provincia o in un'altra.
Due saranno i meccanismi possibili per la mobilità: o il trasferimento territoriale oppure il passaggio di ruolo, di cattedra o di profilo.
Mobilità annuale docenti 2017/2018: ecco le ultime novità
Infine, informa la Cgil, i dipendenti della scuola avranno anche la possibilità di prendere parte alla mobilità annuale, ovvero di poter prestare servizio per la durata di un anno in una scuola differente da quella per la quale è stata assegnata la titolarità su sede o sull'ambito territoriale.
Tale mobilità potrà essere fatta valere nella stessa provincia oppure in un'altra, conservando la precedente sede di titolarità. Anche per la mobilità annuale saranno due i meccanismi previsti: l'assegnazione provvisoria e l'utilizzazione. Gli approfondimenti sulla mobilità annuale saranno definiti dal ministero dell'Istruzione e dai sindacati verso il termine dell'anno scolastico.