'Mi auguro che il nuovo ministro non stia al gioco...' Così si conclude l'intervento della vicepresidente dell'ANP (Associazione Nazionale Presidi), Licia Cianfriglia, in un post pubblicato sul proprio profilo personale. Il messaggio è molto chiaro ed è chiaramente diretto al nuovo numero uno di Viale Trastevere, Valeria Fedeli, in relazione alla trattativa con i sindacati per la questione legata al nuovo contratto mobilità 2017 e alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici.
Ultime news scuola, martedì 27 dicembre 2016: ANP lancia messaggio al ministro dell'Istruzione Fedeli
Come senz'altro già saprete, per domani, mercoledì 28 dicembre, è previsto un nuovo confronto nella sede del Miur, confronto da cui ci si attendono importanti novità su questo fronte. L'obiettivo dei rappresentanti delle cinque sigle sindacali sarà quello di 'arginare la discrezionalità della dirigenza' a favore dell'introduzione di criteri più trasparenti ed oggettivi.L'intervento di Licia Cianfriglia denota il particolare momento che sta vivendo la Scuola, sul piano politico: se da una parte l'atto di indirizzo del Miur per il 2017, firmato dallo stesso ministro Valeria Fedeli, ha ribadito la completa adesione alla legge 107, dall'altra il 'pressing' esercitato dai sindacati sta evidentemente preoccupando l'Associazione Nazionale Presidi.
Mobilità, chiamata diretta e bonus valutazione docenti: possibili cambiamenti rispetto alla legge 107?
Da qui la netta presa di posizione assunta dall'ANP contro i sindacati a cui viene accostato l'aggettivo 'generalisti', colpevoli di adoperarsi per l'azzeramento della mobilità degli insegnanti su ambiti territoriali. Il timore, evidentemente, è quello di una drastica riduzione dei 'poteri' conferiti ai dirigenti scolastici dalla legge 107, con conseguenze anche per quanto riguarda la distribuzione del bonus valutazione del merito, nonchè, ovviamente, sulla chiamata diretta dei docenti.Da quanto emergerà domani, al termine del confronto Valeria Fedeli-sindacati, potremo saperne di più: se non proprio un'inversione di rotta rispetto alla Buona Scuola, è lecito aspettarsi una deviazione nel percorso?