Inizia oggi 30 gennaio 2017 una nuova settimana di polemiche e di dibattito sulla Pensione anticipata e sulla pensione per i lavoratori precoci. I Quota 41 continuano a fare pressing sul Governo per chiedere l'estensione della platea di gente che potrà uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi, senza penalizzazioni o limiti di età anagrafica. Intanto anche l'Inca CGIL interviene per far sentire la propria voce, focalizzando l'attenzione sul problema dei nati nel 1952 e che vogliono accedere al pensionamento anticipato. Vediamo le notizie di oggi.

Pensione precoci, ultime novità oggi 30 gennaio

Dopo mesi di dibattito tra Governo e parti sociali, nell'ultima legge di bilancio è stata inserita una misura ad hoc per i lavoratori precoci, permettendo ad alcuni di loro di poter accedere alla pensione anticipata una volta raggiunti i 41 anni di contributi. Molti lavoratori sono però delusi dalle restrizioni applicate dal Governo per questa platea, e continuano a chiedere la quota 41 per tutti. Rosa Poloni, una esponente dell'importante gruppo facebook "lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" è intervenuta su una televisione locale veneta ha ribadito l'importanza di fare qualcosa per mandare in pensione le persone che hanno già più di 41 anni di contributi versati, anche per permettere un ricambio generazionale e dare maggior spazio ai giovani disoccupati del nostro paese.

Sarà l'ennesima richiesta che cadrà nel vuoto o il Governo deciderà di agire e di aumentare il numero dei lavoratori che potranno fare domanda di pensione dopo aver raggiunto i 41 anni di contributi?

Ultime Pensione anticipata 2017: sindacati in lotta per i nati nel 1952

Stando alle ultime news sulle Pensioni anticipate, ha parlato anche l'INCA CGIL, il patronato del sindacato guidato da Susanna Camusso.

Le comunicazioni ministeriali non sono bastate per la pensione anticipata dei nati entro il 1952, come ha sottolineato la sindacalista Morena Piccinini. La stessa ha poi spiegato che c'è stata una "Interpretazione arbitraria e restrittiva che impedisce a molti lavoratori, soprattutto donne, di avvalersi della cosiddetta norma eccezionale di poter andare in pensione anticipata a 64 e 7 mesi".

Su questo punto, ha chiesto un intervento anche il presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano, vedremo quindi cosa succederà nei prossimi mesi. Per esser sempre aggiornati potete cliccare segui in alto e verrete informati con tutti gli ultimi aggiornamenti!