Si inasprisce la lotta ai furbetti delle assenze nella Pubblica Amministrazione con le nuove norme che saranno contenute nella riforma del ministro per la Funzione Pubblica, Marianna Madia e con il rinnovo dei contratti dei dipendenti statali nel 2017. Infatti, la lotta all'assenteismo non sarà fatta solo con le nuove regole sul licenziamneto veloce, ma anche con procedure volte a premiare i comportamenti virtuosi dei dipendenti della Pubblica amministrazione. L'obiettivo è quello di combattere le assenze seriali (come successe nell'organico dei vigili il 31 dicembre del 2014 in occasione del Capodanno di Roma) o di chi si assenti da lavoro il venerdì o il lunedì.

Contratto statali 2017: ecco le novità sul licenziamento nella Pubblica amministrazione

Le nuove norme per licenziare i furbetti della Pubblica amministrazione già ci sono: anche se i dipendenti statali, a differenza di chi lavora nel settore privato, potranno continuare a beneficiare dell'articolo 18 (come è stato ribadito dalla stessa Marianna Madia), alcune novità da inserire nel decreto che disciplinerà il lavoro nella Pubblica amministrazione si stanno studiando in tema di reintegra per il licenziamento giudicato illegittimo. Come spiegato da Il Messaggero, infatti, chi lavora nel settore privato, in caso di licenziamento illegittimo, ha diritto all'indennizzo, nel caso in cui non dovesse scattare il reintegro.

Tra i lavoratori statali, invece, verrà lasciato inalterato l'impianto dell'articolo 18: ma alcuni correttivi dovranno essere adottati nei licenziamenti nelle pubbliche amministrazioni per evitare che l'indennizzo possa essere pagato dalla collettività.

Riforma Pubblica ammninistrazione 2017 e contratti: novità premi agli statali

Ulteriore novità di oggi, 3 febbraio 2017, nel campo della riforma della Pubblica amministrazione e del rinnovo dei contratti è quella di prevedere una sorta di collaborazione degli statali, responsabilizzandoli nella lotta all'assenteismo. Secondo quanto anticipato dal quotidiano romano, infatti, l'intenzione è quella di coinvolgere gli stessi dipendenti a svolgere il controllo sui colleghi che si assentino in determinate giornate lavorative o ripetutamente.

Tale meccanismo andrebbe ad incidere anche sulla distribuzione dei bonus e dei premi facenti parte del salario accessorio: infatti, nella bozza del decreto del pubblico impiego che sarà presentato entro questo mese, è previsto che nei casi di alti tassi di assenze, la quota dei salari accessori che spettano a tutti gli statali possano essere ridotti proporzionalmente. Tale impianto sarebbe anche in linea con l'intesa firmata dal ministro Madia e i sindacati oltre due mesi fa: in quella sede, oltre agli stipendi, agli sprechi e ai rimedi per il precariato, entrambe le parti furono concordi nel dichiarare guerra agli assenteisti.