La riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Madia e il rinnovo dei contratti degli statali nel 2017 porteranno quattro nuove cause di licenziamento disciplinare nell'impiego pubblico. Ovvero, il rapporto di lavoro verrà risolto per la mancata osservanza del codice di regolamento del pubblico impiego. E' questa la novità in tema di licenziamenti nella Pubblica amministrazione della quale ne dà notizia Italia Oggi nell'edizione dell'8 febbraio 2017 nella lotta ai fannulloni, tema principale della bozza di decreto di riordino del pubblico impiego che sarà presentata al Governo Gentiloni nelle prossime settimane per l'approvazione finale prima di passare al Parlamento.
Riforma Pubblica amministrazione 2017 e contratti statali: 4 nuove cause di licenziamento
Nel nuovo decreto di riforma della Pubblica amministrazione della Madia il dipendente statale rischierà il licenziamento nei casi incui dovesse incorrerere in una di queste quattro violazioni:
- quando infranga il codice di comportamento, ovvero il Decreto del Presidente della Repubblica numero 62 del 2013 e i codici di ciascun singolo settore della Pubblica amministrazoine;
- quando, per colpa grave o per dolo, non proceda con l'esercizio dell'azione disciplinare o irragionevolmente archivi il caso di violazione o di infrazione del codice di comportamento;
- quando un dipendente statale si renda colpevole di scarso rendimento reiterato, ovvero qualora nei due anni precedenti gli sia stata comminata una sanzione del medesimo titolo, di gravità inferiore;
- quando nei confronti del dipendente della Pubblica amministrazione si prospetti una reiterata (negli ultimi tre anni) valutazione negativa in ragione dei risultati.
Riforma Pa 2017 e contratti statali: licenziamento ai furbetti
Il testo del decreto di riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia procederà pertanto, come già annunciato nelle scorse settimane e come sottoscritto dagli stessi sindacati, ad un riordino parziale del Testo unico del pubblico impiego previsto dal Decreto legislativo numero 165 del 2001. In particolare, le modifiche non andranno a toccare gli argomenti relativi all'organizzazione delle attività o all'efficienza, ma le misure per contrastare i furbetti della Pubblica amministrazione.