Dopo l’incontro tra Ministero del Lavoro e parti sociali relativo all'aggiornamento delle retribuzioni per gli addetti al lavoro domestico, le nuove tabelle sono ufficializzate e rese pubbliche. L’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (DOMINA) per esempio, a fine gennaio ha pubblicato la scheda con tutti i minimi retributivi a cui le famiglie che assumono colf e badanti devono attenersi. Il trend è positivo per i lavoratori in quanto le retribuzioni, anche se di poco tendono al rialzo. Ecco nel dettaglio gli stipendi minimi e tutte le indennità previste con i relativi importi.
La novità tanto attesa e i nuovi minimi
La decorrenza delle novità è dal 1° gennaio, perché il rinnovo del CCNL ha effetto retroattivo. Questo significa che dal 1° febbraio, con l’erogazione dei relativi stipendi, i dipendenti oltre a percepire il nuovo importo adeguato alle nuove tabelle, dovrà ricevere quanto spettante in più per il mese di gennaio. La voce che i lavoratori devono trovare in busta paga, come spiega DOMINA, sarà 'differenza retributiva gennaio 2017'. La novità è molto importante perché trattasi di soglie minime che erano ferme al 2012, cioè all'ultimo adeguamento fatto tra Ministero e parti sociali. L’incontro che ha decretato i nuovi importi ha visto la presenza, con i rappresentanti del Ministero, anche di DOMINA, Fidaldo, Filcams, Fisascat, UILTUCS e Federcolf, cioè le associazioni di lavoratori e di datori di lavoro.
La tabella di DOMINA, conferma la variazione in aumento delle retribuzioni minime ed anche delle indennità di vitto, alloggio e lavoro notturno. Lo stipendio minimo è fissato a 625,15 euro e verrà corrisposto a lavoratori con meno di 12 mesi di esperienza, addetti alla lavanderia, pulizia o cura delle aree verdi, aiutanti in cucina, stallieri ed in genere, a qualsiasi operaio comune (Livello A).
Per baby sitter o addetti alla compagnia di anziani o bambini (Livello AS), la retribuzione minima sale a 738,82 euro. I colf, gli autisti, i giardinieri, i custodi ed i camerieri (Livello B) invece, avranno un trattamento pari a 568,32 o a 795,65 euro al mese a seconda che l’orario di lavoro nel proprio contratto, sia previsto nell’ordine delle 30 o delle 54 ore settimanali.
Per i dipendenti che vengono assunti per assistenza a soggetti autosufficienti (Livello BS), il minimo è 596,74 euro per 30 ore settimanali, 852,48 per 54 ore settimanali e 980,35 per prestazioni notturne.
Dipendenti più specializzati
Un cuoco qualificato (livello C) percepirà, sempre in base alle ore di lavoro da contratto sottoscritto, 659,24 o 909,33 euro . Per personale adibito all'assistenza di persone con gravi menomazioni e non autosufficienti (Livello CS), lo stipendio è fissato in 966,15 euro oppure in 111,07 euro per assistenza continua ed anche notturna. Maggiordomo, capo cucina, governante e amministratori (Livello D), stipendio di 1136,64 a cui aggiungere 168,07 euro per indennità di funzione.
L’assistente specializzato per persone non autosufficienti (Livello DS) ha lo stipendio minimo fissato a 1193,47 euro che sale a 1361,76 nel caso di assistenza continuata e notturna. Anche in questo caso, da aggiungere l’indennità di funzione. Per tutti i lavoratori che vivono sotto lo stesso tetto del datore di lavoro o della persona a cui prestano il servizio oggetto del contratto e della relativa assunzione, esistono poi le nuove indennità di vitto e alloggio o di lavoro notturno. L’addetto alla presenza notturna, cioè nelle ore comprese tra le 21 e le 8 del mattino successivo, l’indennità spettante è di 656,41 euro al mese. Le nuove indennità di vitto e alloggio sono fissate in euro 1,91 per pranzo, euro 1,91 per la cena ed euro 1,66 per l’alloggio. In definitiva, 5,48 euro al giorno come indennità di vitto e alloggio.