Riprende il confronto tra governo e sindacati sulla riforma Pensioni. Si discuterà sia dei decreti attuativi della prima fase di interventi in materia previdenziale - dall'Anticipo pensionistico ai benefici per i precoci, dall'Opzione donna al cumulo gratuito dei contributi - alla seconda fase della riforma che in qualche modo dovrebbe rivisitare la legge Fornero varata sei anni fa dal Governo Monti con il sostegno in parlamento della maggioranza di larghe intese. Sulle questioni aperte: dal tavolo su pensioni, ammortizzatori sociali e lavoro alla trattativa sul contratto degli statali così si è espresso oggi il leader della Cgil Susanna Camusso: "Spero non serva ma siamo pronti alla mobilitazione".

Pensioni, l'esecutivo torna a confrontarsi con le parti sociali

Il primo appuntamento in programma tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil è stato fissato per il prossimo 21 febbraio a partire dalle ore 16. La riunione "è finalizzata - si legge in una nota del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - a riprendere il confronto sui temi previdenziali e a fare il punto - viene sottolineato - sull'attuazione dei provvedimenti avviati con l'ultima legge di Bilancio".

Milleproroghe, ok all'emendamento su stop recupero pensioni

Intanto, a proposito di pensioni nell'ambito del decreto Milleproroghe, l'esecutivo ha confermato l'intenzione, dopo giorni di incertezze sulle coperture finanziaria, di far slittare il recupero del differenziale negativo dello 0,1% sulle pensioni a fronte di un'inflazione più bassa rispetto alle previsioni; l'emendamento del governo ha avuto il via libera da parte della commissione Affari costituzionali del Senato.

"Un altro problema è stato risolto, bene", ha commentato su Facebook il leader dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti. Dello stesso avviso la Cisl. "Apprendiamo con grande soddisfazione - ha dichiarato il leader della Cisl Pensionati (Fnp), Gigi Bonfanti - che le nostre richieste affinché i pensionati non siano costretti a restituire lo 0,1% della rivalutazione delle pensioni avuta nel 2015 sono state accolte".