Novità sul fronte della mobilità dei docenti della Scuola per il 2017 e, in particolare, sulla chiamata diretta, o chiamata per competenze, dei presidi. Infatti, nell'elenco proposto dal ministero dell'Istruzione ai sindacati giovedì scorso, 9 febbraio, sono spariti alcuni dei requisiti validi ai fini della chiamata: il taglio riguarderebbe ben nove parametri che passerebbero, pertanto, da trentasei a ventisette. Tra gli altri, sono scomparsi il possesso del master di primo e di secondo livello, ma anche i riferimenti ad esperienze di insegnamento con metodo Clil.

Inoltre, non compare nemmeno l'aver partecipato a progetti di scambio con l'estero.

Mobilità docenti 2017: nuovi criteri della chiamata diretta?

Le trattative tra il ministero dell'Istruzione e i sindacati, sulla mobilità dei docenti della scuola, si stanno svolgendo proprio in questi giorni. L'intesa sottoscritta per la riforma della Pubblica amministrazione e per il rinnovo dei contratti dei lavoratori statali e, dunque, anche della scuola, prevede che la rettifica dei criteri della mobilità e della chiamata diretta dei docenti debba avvenire in forza della negoziazione dell'amministrazione scolastica con gli stessi sindacati. Pertanto, dopo il contratto sulla mobilità, è atteso anche quello della chiamata diretta che subirà delle variazioni rispetto al decreto del ministero dello scorso anno che stabiliva i 36 criteri di valutazione delle candidature dei docenti alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici.

Oltre ai criteri sopra descritti, potrebbe essere ridimensionato anche novero di parametri riguardanti le esperienze organizzative ed, in particolare, quelli riguardanti gli eventuali incarichi in qualità di referente per l'alternanza scuola-lavoro oppure per le altre attività di formatore.

Mobilità 2017, scuola e docenti: le novità sulla chiamata diretta

Non dovrebbe subire variazioni, nell'ambito dell'accordo sulla mobilità tramite chiamata diretta, l'attestazione delle esperienze in merito ad incarichi organizzativi che i dirigenti scolastici assegnano ai docenti di propria fiducia. Infine, nell'accordo al quale dovrebbero giungere Miur e sindacati sulla chiamata per competenze, non vi è più traccia del colloquio dei docenti da parte dei dirigenti scolastici come modalità eventuale per la selezione. Nello scorso anno scolastico, il colloquio fu uno dei punti più contestati della riforma della scuola attuata dalla legge 107/2015.