Miur e sindacati si rivedranno domani, mercoledì 22 febbraio 2017, per proseguire il confronto sul tema mobilità e chiamata diretta. A questo proposito, il quotidiano economico 'Italia Oggi' di martedì 21 febbraio ha riportato la notizia di una contro proposta sindacale alla bozza contrattuale messa sul tavolo, nei giorni scorsi, dai vertici ministeriali.

Ultime news scuola, martedì 21 febbraio 2017: sindacati riscrivono capitolo chiamata diretta

Si tratta di un contratto integrativo vero e proprio, che si basa su tre requisiti nazionali, tra i quali la Scuola dovrà scegliere quelli utili per la selezione.

In particolare si tratta dell'esperienza in progetti di sperimentazione didattica autorizzata dal ministero, del servizio svolto nelle scuole statali all'estero (per almeno 3 anni) e dell'esperienza in progetti di insegnamento in aree a forte dispersione scolastica. Flc-Cgil, Uil Scuola, Cisl Scuola e Snals Confsal indicano, inoltre, sei titoli valutabili: il dottorato di ricerca, le specializzazioni in italiano L2 e le specializzazioni in Clil, il dottorato di ricerca ed ulteriori lauree rispetto a quella utile per l'insegnamento ai master.

Scompaiono, invece, i requisiti riguardanti l'area organizzativa, come quelli relativi all'essere stati collaboratori del dirigente scolastico o responsabili di un progetto, requisiti che i sindacati non hanno mai voluto prendere in considerazione.

Chiamata diretta ultime notizie: il ruolo del Collegio Docenti e del dirigente scolastico

Le novità, però, riguardano anche il soggetto legittimato a determinare i requisiti nell'avviso di selezione: i sindacati intendono rafforzare il ruolo del Collegio Docenti al punto tale che, in assenza di delibera collegiale, al preside sarebbe addirittura impedita la pubblicazione degli avvisi per il posto richiesto; il Miur invece, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, insiste nell'indicare quale soggetto legittimato alla determinazione dei requisiti, il dirigente scolastico, 'sentito il collegio docenti', con quest'ultimo, dunque, sarebbe relegato ad un compito puramente consultivo.

Secondo l'articolato, il DS dovrebbe poi procedere alla pubblicazione di un elenco dei docenti, in base alle candidature arrivate e ai requisiti: in caso di parità, il fattore discriminante sarà rappresentato dal punteggio più alto per la mobilità o nella graduatoria del concorso. E' chiaro che la proposta sindacale intende ridurre ai minimi termini il potere discrezionale del dirigente scolastico e possiamo immaginare che questa proposta possa diventare terreno di scontro nella trattativa con il Miur per il nuovo contratto mobilità 2017/8 in merito alla chiamata diretta dei docenti.