Come vi abbiamo già anticipato nei giorni scorsi, il Testo Unico del pubblico impiego verrà approvato solamente la prossima settimana dal Consiglio dei Ministri: nella giornata di ieri, venerdì 17 febbraio, infatti, il governo ha deciso di rinviare l'approvazione del testo che darà il via alla trattativa con i sindacati per il rinnovo del contratto dei dipendenti statali.
Ultime news scuola, sabato 18 febbraio 2017: rinnovo contratto statali, il punto della situazione
Per l'esattezza, la data chiave sarà quella di giovedì prossimo, 23 febbraio, come risulta dall'ordine del giorno indicato dall'esecutivo.
I motivi di questo rinvio sono quasi tutti da attribuire alla volontà del ministro del Pubblico Impiego, Marianna Madia, di apportare le ultime modifiche al testo, secondo quanto emerso dagli ultimi confronti con le rappresentanze dei sindacati.
Saranno due i punti focali che interesseranno i lavoratori del Pubblico Impiego: il primo riguarda il superamento del precariato, con l'introduzione di misure che si pongono l'obiettivo di stabilizzare quei lavoratori che prestano servizio da anni con contratto a tempo determinato; il secondo riguarda l'aumento dello spazio da riconoscere alla contrattazione, spazio limitato da otto anni a questa parte dall'entrata in vigore della legge Brunetta.
Scuola, rinnovo contratto e mobilità docenti ultime notizie: giovedì 23 febbraio data importante
Capitolo a sé stante il comparto Scuola, particolarmente interessato da quest'ultimo aspetto, in quanto proprio giovedì prossimo, 23 febbraio, è in programma un nuovo confronto Miur-sindacati sulla questione relativa al passaggio dei docenti da ambiti territoriali a scuola ovvero la chiamata diretta.
L'obiettivo è quello di raggiungere un accordo soddisfacente che possa finalmente mettere dei paletti a quanto introdotto dalla legge 107, proprio in virtù di quanto indicato dal nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, ovvero la concessione di maggior spazio alla contrattazione a scapito delle rigide normative legislative.
Ricordiamo che l'intesa sulla chiamata diretta è strettamente collegata al nuovo CCNI mobilità 2017/2018 e i sindacati intendono scongiurare un rinvio della trattativa attraverso una sequenza contrattuale, trattativa che lo scorso anno venne bruscamente interrotta.