Aprirà finalmente Starbucks a Milano. Dopo anni di attesa, l’amministratore delegato può annunciare il buon esito delle trattative. Si parla già di grandissime assunzioni e di investimenti per oltre decine di milioni di euro.
I tentativi e la storia
Sono ormai anni che questa catena miliardaria, diffusa in tutto il mondo, cerca di aprire il suo centro operativo in Italia, anche perché è proprio in Italia tra le città di Verona e Milano che l’idea di questa caffetteria internazionale ha preso forma nella mente di Howard Schultz. Infatti, l’amministratore delegato, vedendo l’importanza e la ritualità introno a questa nostra tradizione, ha capito che avrebbe dovuto internazionalizzare un prodotto così rilevante.
Da li in poi, come si suol dire in questi casi, ciò che è successo è storia. Infatti, dal primo negozio aperto a Seattle nel 1971 sono passati 46 anni, nel frattempo il gruppo è cresciuto a dismisura: serve 72 Paesi, fattura 21 miliardi di dollari l'anno e genera utili per 2,8 miliardi
Apertura a Milano nel 2018
Finalmente è arrivata l'apertura a Milano e come confessa lo stesso Schultz, non sarà una semplice caffetteria ma anche un monumento in onore della tradizione. L'apertura è prevista per la fine del 2018 e l'attesa e la curiosità per questo progetto sono già alle stelle. Infatti, per molti azionisti l'Italia non è un paese in cui credere o sul quale puntare, ma Schultz è di tutt'altro avviso.
Per lui l'Italia ha già dimostrato con l'esperienza Expo che un investimento ben indirizzato e ragionato, anche in una terra ricca di tradizione come la nostra, può diventare frutto di enormi guadagni. Starbucks da sempre riscuote successo anche tra gli italiani e la diatriba caffè espresso o lungo americano arriverà a breve alla sua resa dei conti e lo farà proprio nel centro di Milano.
Al di là di delle diverse opinioni di palato, ciò che risulta importante è un investimento straniero così cospicuo che può portare ad un miglioramento dell'economia e del benessere generale. Per cui, benvenuto Starbucks.