Sul sito web dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, attualmente presieduto da Tito Boeri, è stata pubblicata oggi (1 marzo) la circolare numero 41 relativa all'incentivo alle imprese sulle assunzioni effettuate durante l'anno 2017 ma solo nelle Regioni del Sud Italia. Si tratta del cosiddetto bonus assunzioni previsto dal decreto del ministero del Lavoro n. 367/2016 e successive rettifiche.

Incentivo assunzioni, sul web la circolare Inps

L'incentivo sulle assunzioni in Sicilia, Campania, Calabria,Puglia e Basilicata, così come in Sardegna, Molise e Abruzzo, Molise è fruibile in 12 quote mensili a partire dalla data di assunzione/trasformazione del lavoratore e riguarda i contributi pensionistici a carico dei datori di lavoro entro un massimo di 8.060 euro all'anno per ogni lavoratore assunto.

Il bonus assunzioni spetta pure a scopo di somministrazione, a tempo indeterminato, inclusi - viene specificato nella circolare n. 41 dell'Inps - i rapporti di apprendistato professionalizzante. Gli incentivi potranno essere richiesti sui nuovi assunti dall'1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017. Ovviamente nei limiti dei fondi già stanziati dal governo, che ammontano complessivamente a 500milioni di euro per le Regioni meno sviluppate e a 30milioni di euro per le Regioni in transizione.

Tutte le regioni a cui spetta il bonus assunzioni

Le Regioni "meno sviluppate" nelle quali il bonus istituito dal Governo Renzi intende stimolare nuove assunzioni sono le seguenti: Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania e Calabria.

Le regioni considerate invece "in transizione" sono: Molise, Abruzzo e Sardegna. E' stato disciplinato dal ministero del Lavoro un nuovo incentivo sulle assunzioni di persone disoccupate che dichiarino al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità a lavorare e a partecipare alle misure di politiche attive del lavoro che si concordano con il centro per l'impiego.

Il bonus assunzioni ha riscosso successo l'anno scorso quando la misura era valida non solo per le Regioni del Sud ma in tutt'Italia ed è stata attuata per la prima volta due anni fa dal Governo Renzi in concomitanza all'entrata in vigore delle nuove norme del Jobs act che ha riformato il mercato del lavoro.