C'è grande attesa per la pubblicazione del bando di concorso per il personale ATA che prevede l'assunzione di 10.000 persone nelle scuole così come, nelle prossime settimane, dovrebbero essere diramati i dettagli circa il concorso, aperto anche ai civili, per l'arruolamento di 1000 allievi agenti della Polizia di Stato. Contestualmente i mesi di marzo e aprile 2017 potrebbero fornire novità anche sul versante della Polizia penitenziaria. Infatti, come è stato annunciato dal 'Sappe' (sindacato autonomo della polizia penitenziaria) attraverso il proprio sito internet, verrà bandito un concorso per 540 agenti di polizia penitenziaria.

Dettagli del concorso in Polizia penitenziaria

Dalle indiscrezioni trapelate dai dipartimenti e rese note dal Sappe, il concorso prevede la copertura di 540 posti così distribuiti: 378 posti riservati ai V.F.P. di cui 283 uomini e 95 donne, 162 posti per V.F.P.4 di cui 122 uomini e 40 donne. Le selezioni potrebbero iniziare già nel mese di luglio 2017 se vengono rispettati i tempi di pubblicazione del bando così come annunciato dal sindacato.

Chi può partecipare alle selezioni

Requisito indispensabile per presentare domanda è l'essere in possesso del VFP o del VFP4, vale a dire aver operato da volontario in ferma prefissata per un anno o per quattro anni. Condizione questa che permette di partecipare all'una (378 posti per VFP) o all'altra voce (162 posti per VFP4) del concorso.

I candidati, in linea di massima, dovranno poi essere in possesso di una serie di requisiti quali:

  • Residenti sul territorio nazionale
  • Avera un'età compresa tra i 18 ed i 30 anni
  • Essere in possesso del diploma di licenza media
  • Non risultare espulsi da corpi delle Forze Armate
  • Non aver riportato condanne per delitti colposi

La soddisfazione del Sappe

Recentemente il sindacato autonomo della polizia penitenziaria ha accolto con soddisfazione il via libera fornito dalla Commissione Affari istituzionali del Senato per l'assunzione di altri 887 agenti attraverso lo scorrimento delle graduatorie. In questo modo si riesce infatti a colmare delle lacune che riguardano la carenza di personale all'interno dei carceri italiani.