L'Inps ha iniziato di recente a ricalcolare le Pensioni. La legge di Stabilità del 2015 ha di fatto autorizzato l'Istituto di Previdenza a ricalcolare le prestazioni in base al calcolo contributivo. Per questo motivo numerosi pensionati si vedranno diminuire l'importo dell'assegno e saranno costretti a dover restituire i ratei non dovuti con trattenute sulla pensione.
Perché è successo
Questo accade perché, a partire dal 2015, sono cambiati i criteri e l'INPS, fino ad oggi, non aveva ancora provveduto ad aggiornarli. Per capire chi sono i pensionati interessati dalla restituzione e quanto potrebbero perdere bisogna rifarsi alla Legge Fornero che dal 1 Gennaio 2012 ha imposto il calcolo con il sistema contributivo per tutti anche a quei lavoratori che erano in possesso di 18 anni di contributi alla data del 1998.
Questi ultimi, prima dell'ultima riforma pensionistica, avevano diritto al calcolo interamente retributivo. Nel caso però di lavoratori in possesso di una contribuzione pari o superiore ai 46.000 euro e con una anzianità lavorativa elevata la " quota C ", calcolata con il metodo contributivo, dava origine ad un assegno pensionistico più alto. Questo perché il calcolo effettuato con il sistema retributivo prevede un abbattimento progressivo con l'aumento della retribuzione pensionabile.
Il Calcolo
Ed è per questo motivo che la legge di Stabilità del 2015 ha introdotto il Tetto Pensionabile dove il conteggio della pensione avviene con un doppio calcolo. Per sapere quale sarà l'importo inizialmente l'INPS dovrà calcolare l'assegno con il sistema retributivo fino al 31 Dicembre 2011 e il restante con il metodo contributivo.
Successivamente il calcolo sarà effettuato con il sistema totalmente retributivo. Il confronto fra i due risultati ottenuti stabilirà quale dei due è il minore e l'INPS, conseguentemente, sceglierà quello più basso. Solo di recente l'Istituto di previdenza ha iniziato i ricalcoli e fra poco i pensionati in questione riceveranno un nuovo prospetto di liquidazione chiamato TE08.