A quale età o con quanti anni di contributi potranno andare in pensione anticipata Inps i lavoratori dal 2017 fino al 2050, anno terminale di riferimento della riforma Fornero? Per rispondere a questa domanda è importante fare una suddivisione fondamentale tra chi proviene dal sistema pensionistico retributivo (oppure misto) e le giovani generazioni rientranti nel sistema contributivo perché hanno iniziato a lavorare in data successiva al 1° gennaio 1996. Questi ultimi, però, godranno di una pensione anticipata meno vantaggiosa rispetto ai precedenti meccanismi pensionistici dell'Inps, ma potranno beneficiare della pensione anticipata a partire dai 63 anni e 7 mesi (fino al 2018), purché abbiano un minimo di contributi pari a 20 anni e l'ammontare della pensione sia almeno 2,8 volte superiore alla pensione sociale, ovvero sia maggiore di 1.255 euro per il 2017.

Pensioni anticipate Inps dal 2017 al 2020: requisito età e contributi

Proprio quest'ultimo requisito per la pensione anticipata dei giovani risulta particolarmente oneroso per chi uscirà da lavoro con il sistema contributivo Inps. Infatti, nei giorni scorsi, uno studio pubblicato da Progetica ha mostrato che occorre uno stipendio di circa duemila e 500 euro per poter stare sopra i 1.255 euro di pensione. L'alternativa è rimandare l'uscita con Pensioni che possono essere rinviate fino ai 70-75 anni a seconda dell'età alla quale si è iniziato a lavorare e allo stipendio percepito. In ogni modo, tutti i contribuenti Inps (sia del retributivo che del contributivo) potranno andare in pensione anticipata nel triennio 2016, 2017 e 2018 con 42 anni e 10 mesi (per le donne occorre considerare sempre un anno in meno), mentre solo i giovani, ovvero i contribuenti post 31 dicembre 1995, potranno andare in pensione anticipata a quota 63 anni e 7 mesi.

Ma i requisiti anagrafici saranno aggiornati nel tempo in base a quanto stabilito dal Decreto ministeriale del 16/12/2004: pertanto, nel 2019-2020 occorreranno 43 anni e 2 mesi e, per i giovani, 63 anni e undici mesi.

Uscita dal 2021 al 2050: a quale età o con quanti contributi per la pensione anticipata?

I successivi adeguamenti dell'età stabiliti dall'Istat in merito alla maggiore speranza di vita e dei contributi Inps per andare in pensione anticipata si avranno nel 2021 e 2022 allorquando tutti potranno anticipare in presenza di 43 anni e cinque mesi di contributi (donne 1 anno in meno).

Solo per chi ha iniziato a versare dopo il 31 dicembre 1995, potrà beneficiare del requisito anagrafico fissato a 64 anni e 2 mesi. Tre mesi in più necessiteranno negli anni 2023 e 2024 (quota contributi a 43 anni e otto mesi), mentre per i giovani l'età si assesterà a 64 anni e cinque mesi. Di tre mesi per biennio, gli ulteriori aggiornamenti Inps sono fissati nel 2025 e 2026 (43,11 per tutti, 64,8 per i giovani), nel 2027 e 2028 (44,2 per tutti e 64,11 per i contribuenti post 31/12/1995), nel 2029 e 2030 (rispettivamente, 44 anni e 4 mesi e 64 anni e 1 mese), dal 2035 (44,10 e 64,7), dal 2040 (45,2 e 65,11), dal 2045 (45,8 e 66,5), dal 2050 quando occorreranno quarantasei anni per la pensione anticipata di tutti e 66 anni e nove mesi per i più giovani.