Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" in merito alla discussione riguardante la Fase 2 del confronto tra Governo e sindacati, facendo il punto della situazione rispetto ai prossimi appuntamenti. È atteso infatti per il 6 aprile il nuovo tavolo negoziale con le parti sociali, mentre un secondo incontro è stato già fissato il 13/4. Nel dossier in discussione resta da terminare il lavoro riguardante la flessibilità previdenziale già aperto nella c.d. FASE 1, ormai definitivamente conclusa. Le ultime dichiarazioni in arrivo dal Governo parlano comunque di un possibile sviluppo della discussione previdenziale in tandem con quella riguardante l'abbattimento del cuneo fiscale e la decontribuzione in favore dei giovani e dei nuovi assunti.
Una riduzione che potrebbe attestarsi attorno ai tre punti percentuali per chi sceglierà il contratto a tempo indeterminato ed a tutele crescenti (Jobs Act). La novità arriverebbe assieme all'istituzione della nuova pensione di garanzia per i giovani che matureranno il diritto alla quiescenza all'interno del sistema contributivo puro, mentre un'importante novità potrebbe riguardare anche il rilancio della previdenza integrativa.
Fondi pensione: si punta all'integrazione con le tutele sanitarie
Anche la previdenza complementare potrebbe trovarsi al centro di importanti cambiamenti, stante che Governo e sindacati riconoscono la necessità di rilanciare il settore per favorire le iscrizioni e potenziarne l'efficacia nel lungo periodo.
Tra le misure ipotizzate proprio un allargamento della platea con l'adesione programmata tramite contratti collettivi, mentre il Ministro del Lavoro Poletti ha accennato negli scorsi giorni alla possibilità di estendere le tutele previdenziali anche al campo della sanità integrativa. Si punterebbe così a formare un polo integrato di welfare e assistenza, che potrebbe andare a tutelare l'iscritto offrendo garanzie multisettoriali.
Riforma pensioni e FASE 2: le altre misure allo studio
Le novità in discussione nella FASE 2 del confronto non si fermano comunque a quelle appena esposte. Allo studio anche nuovi interventi per la flessibilità in uscita, in favore di coloro che sono tagliati fuori dal precedente intervento, sul lavoro di cura ed il genere femminile e sul meccanismo di rivalutazione degli assegni previdenziali.
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