Arrivano importanti notizie sul fronte Pensioni per le lavoratrici dell'ultimo trimestre 1957-1958 che attendono, da tempo ormai, la circolare Inps che ufficializzi l'Opzione donna 2017 prevista all'interno dell'ultima Legge di Bilancio. Intanto, tarda ad arrivare la comunicazione sulla data del nuovo confronto tra sindacati e governo. L'incontro previsto originariamente per lunedì 13 marzo è slittato. Ancora incerte le cause del rinvio. Teoricamente, il prossimo confronto dovrebbe tenersi la prossima settimana, lunedì 20.

Opzione donna 2017, circolare in arrivo?

Ad annunciare la possibile svolta nel "braccio di ferro" tra le lavoratrici e l'Inps è Rossella Lo Iacono, amministratrice del gruppo Facebook "Opzione donna - Ultimo trimestre 1957-1958". Nella giornata di ieri, la Lo Iacono ha annunciato alle iscritte al gruppo di aver ricevuto risposta da parte dell'Istituto presieduto da Tito Boeri. La circolare Inps sarebbe in uscita entro questa settimana. L'amministratrice ha rivelato che l'annuncio potrebbe essere dato oggi stesso. Si allontanano, dunque, le nuvole grigie dall'Opzione donna 2017, nel caso specifico per le lavoratrici dell'ultimo trimestre 1957-1958, per le quali, a suo tempo, si era battuto fermamente Cesare Damiano.

Quando il provvedimento fu inserito all'interno della legge di Bilancio, l'attuale presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati esultò per il traguardo raggiunto. Ora si attende unicamente la pubblicazione della circolare.

Decreti attuativi, il pressing dei sindacati

Tutto tace, nel frattempo, sul fronte dei decreti attuativi per l'Ape e quota 41.

Si sarebbe dovuto sapere sui Dpcm nella giornata di lunedì, in occasione del nuovo incontro tra le sigle sindacali e alcuni esponenti del governo. Il rinvio ha rimescolato le carte sul tavolo, sebbene le recenti dichiarazioni del presidente Inps sui decreti stessi debbano essere salutate positivamente dai lavoratori. Nelle ultime ore, è tornata a parlare Susanna Camusso, leader della Cgil nazionale.

Il segretario del più importante sindacato italiano, a margine di un incontro nella capitale promosso dalle fondazioni Basso ed Ebert, ha chiesto al governo che tenga fede alla promessa data, rispettando la data del 1° maggio come inizio dell'anticipo pensionistico e del prepensionamento dopo 41 anni di contributi per i lavoratori che rientrano nelle categorie previste per i beneficiari dell'Ape sociale.