La vita da praticante può diventare un vero inferno. Fondamentale è la scelta del dominus e trovare la strategia giusta per sopravvivere al suo “dominio”. Arriva in soccorso dei tanti giovani aspiranti commercialisti ed esperti contabili, di fatto praticanti centralinisti, uscieri e baristi, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che ha introdotto un nuovo strumento per verificare e controllare il comportamento di tirocinante e dominus nel periodo di pratica obbligatoria per l’abilitazione alla professione.

La nota informativa

Con la nota informativa n. 14/2017 trasmessa a tutti gli Ordini territoriali, è stato comunicato che periodicamente il tirocinante dovrà rispondere ad un questionario sulle attività svolte, in aggiunta agli strumenti già in essere previsti dalla vigente normativa, ovvero il colloquio periodico e la verifica semestrale del libretto. La finalità non è tanto quella di verificare il reale apprendimento delle conoscenze da parte del praticante, quanto quello di controllare che il dominus stia tenendo un comportamento corretto nei suoi confronti. Era ora!

Vediamo bene nel dettaglio cosa chiede questo nuovo strumento. È composto da 7 domande, che affrontano effettivamente tutte le problematiche dei tirocinanti:

  1. se può assistere ai colloqui con i clienti e i terzi
  2. se gli viene permesso, durante il periodo di pratica, di seguire gli studi universitari specialistici o magistrali?
  3. se gli vengono assegnati solo compiti esecutivi
  4. se gli è permesso di partecipare a corsi di formazione, seminari e convegni;
  5. se ha effettivamente ricevuto e consultato il codice deontologico;
  6. se l'ambiente di lavoro non è ostile e risulta dunque "idoneo";
  7. se riceve un rimborso spese o, addirittura, una retribuzione.

La tutela degli aspiranti commercialisti

Il CNDCEC ha tutta l’intenzione di tutelare i nuovi aspiranti commercialisti, ricordando loro che oltre ai doveri nei confronti del dominus, hanno anche qualche diritto da far valere.

Per i dominus che non si comportano come dovrebbero, invece, sono finalmente previste delle conseguenze. Infatti, il Consiglio dell’Ordine, previa accurata verifica, trasmetterà una segnalazione al Consiglio di Disciplina che valuterà la condotta del professionista, ai sensi della normativa in vigore dal 1° gennaio 2017.