"Tanti contributi e senza lavoro: dateci la pensione": così Il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio sintetizza nel titolo di un articolo pubblicato sul giornale in edicola oggi (domenica 12 marzo 2017) la protesta dei lavoratori precoci che nell'ambito della riforma Pensioni reclamano la cosiddetta Quota 41 di anzianità contributiva per l'accesso al trattamento previdenziale. Ieri in tanti i lavoratori precoci arrivati a Torino che hanno promosso un sit-in davanti al Lingotto per poter sostenere le loro ragioni incontrando i diversi politici arrivati a sostenere Matteo Renzi ricandidato alla guida del Partito democratico nella sfida che lo vede contrapposto a Andrea Orlando da una parte e a Michele Emiliano dall'altra.

Pensioni, sit-in al Lingotto dei lavoratori precoci per la Quota 41

I precoci ieri davanti al Lingotto, indossando cappellini e maglietta bianca con la scritta Quota 41, hanno incontrato diversi politici del Pd e anche esponenti del Governo Gentiloni ai quali hanno esposto il loro problema comunque già ampiamente noto all'esecutivo e alla classe politica e per il quale il Governo Renzi aveva assicurato una soluzione. Sono lavoratori che hanno cominciato a lavorare giovanissimi e che, nonostante abbiano già raggiunto 41 anni di anzianità contributiva, non hanno ancora i requisiti necessari per accedere al trattamento pensionistico né secondo quanto prevede la legge Fornero e nemmeno secondo quanto prevede la recente norma inclusa nella legge di Bilancio 2017 che consente di avere la pensione con Quota 41 ma solo a particolari condizioni, ovvero in caso di disabilità propria o di assistenza a un familiare bisognoso di cure.

Hanno incontrato ieri anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti

Ieri i lavoratori precoci hanno incontrato ieri davanti al Lingotto nel Renzi-day anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti che domani (lunedì 13 marzo) incontrerà i leader dei sindacati nell'ambito del tavolo del confronto sulla riforma pensioni.

"Ho quarant'anni di contributi, ho perso il lavoro, mandami in pensione", ha detto una donna al ministro del Lavoro secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano. "Noi - ha risposto Poletti - abbiamo aperto una strada per una parte di persone e stiamo cercando di affrontare questo tema. Dobbiamo trovare criteri - ha aggiunto il ministro - che garantiscano equità". Poletti avrebbe promesso ai lavoratori precoci un incontro a Roma per affrontare la questione.