"La legge Fornero fu parecchio drastica": a ribadirlo, in attesa del nuovo vertice fra governo e sindacati sulla riforma Pensioni convocato dal ministro Giuliano Poletti per lunedì prossimo 13 marzo, è il presidente della commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato, Maurizio Sacconi. Quali le proposte alternative alla legge Fornero e il giudizio dell'ex ministro del Lavoro sull'Anticipo pensionistico sociale e volontario?

Pensioni, nuovo intervento di Sacconi

"La Commissione europea - ha detto Sacconi in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Libero - ci chiedeva una sola cosa dopo aver collegato l'età di pensione all'aspettativa di vita.

La fine del pensionamento anticipato - ha spiegato - in presenza dei 40 anni di anzianità contributiva". Ma il Governo Monti, con il sostegno parlamentare della "grosse koalition" alla tedesca, fece molto di più, aumentando significativamente l'età pensionabile e introducendo pesanti penalizzazioni sulla pensione anticipata. "La riforma Fornero - ha proseguito Sacconi - va oltre le richieste, alza drasticamente l'età di pensione - ha spiegato - mantenendo anche l'ancoraggio alla vita attesa. Ma soprattutto - ha evidenziato - non dispone una fase transitoria per le persone già prossime alla precedente età di pensione". Quale il giudizio di Sacconi sulle misure introdotte con la prima parte di riforma pensioni targata Renzi e in via di attuazione da parte del Governo Gentiloni?

"La realtà - ha detto il presidente della commissione Lavoro del Senato nell'intervista rilasciata alla giornalista Giulia Cazzaniga di Libero - si vendica e produce ben otto salvaguardie che amplificano le sperequazioni tra coetanei e determinano oneri rilevanti".

Critiche alla riforma pensioni Fornero

"Sarebbe stato meglio - ha spiegato - introdurre gradualità d'innalzamento dell'età per tutti".

L'ex ministro dell'ultimo Governo Berlusconi, oltre ad auspicare modifiche alla legge Fornero per cui ha già presentato in questi anni diversi ddl a Palazzo Madama, auspica miglioramenti delle misure previdenziali frutto di quello che definisce "uno strano negoziato" tra l'esecutivo e le parti sociali. "Il pacchetto governativo, frutto di uno strano negoziato col sindacato, non ha risolto - ha detto - il problema per tutti ma ha prodotto ulteriori segmentazioni.

L'Ape funzionerà - ha sottolineato Sacconi - solo se gratuita, cioè social". Secondo il presidente dell'associazione "Amici di Marco Biagi" l'Anticipo pensionistico volontario con le sue pesanti penalizzazioni è destinato a fallire. "Non esiste riforma - ha detto Sacconi - che renda il sistema socialmente e finanziariamente sostenibile se non affrontiamo l'emergenza demografica con misure forti anche - ha sottolineato - da un punto di vista culturale".