Il testo di riforma sul sostegno non sarà ritirato dal governo, bensì subirà alcune importanti modifiche. Le principali novità introdotte riguarderanno sostanzialmente il numero di alunni per classe, il coinvolgimento delle famiglie e per finire gli esami di terza media. Le critiche durante il giro di consultazioni con le parti sociali e anche nelle audizioni che si sono tenute recentemente, non sono affatto mancate e probabilmente il governo in virtù di questo ha avviato delle profonde riflessioni: infatti sarà proprio la maggioranza in Parlamento ad avanzare delle proposte su queste tematiche.

Riforma del sostegno: modifiche al numero di alunni, agli esami di terza media e al coinvolgimento delle famiglie

Il decreto di riforma del sostegno, così come votato dal governo, subirà delle importanti modifiche: infatti il parlamento a maggioranza PD sta raccogliendo delle proposte da presentare poi al governo; secondo indiscrezioni le correzioni saranno apportate essenzialmente a questi tre punti sotto elencati così come riporta anche il sito "orizzonte scuola".

Modifiche al numero di alunni per classe: il testo della riforma prevede l'innalzamento a 22 alunni per ogni alunno disabile. Secondo indiscrezioni, il numero di alunni per classe dovrebbe essere riportato a 20. Al momento però il testo contiene delle norme un po' ambigue che consentirebbe comunque l'innalzamento di alunni per classe per gli anni successivi alle classi prime.

Non sappiamo nello specifico se queste ambiguità saranno affrontate e modificate.

Coinvolgimento delle famiglie: altra norma molto contestata è sicuramente il coinvolgimento delle famiglie, non previste con la nuova riforma. Sembra che il parlamento stia avanzando delle proposte al governo per inserire i genitori nei nuovi organi decisionali.

Esami di terza media: nel testo c'è un cambio molto significativo, nello specifico il decreto sostituisce il diploma di terza media con un attestato di credito formativo per gli alunni con disabilità. Anche su questo punto, sono previste modifiche.