Ieri, 28 febbraio 2017, è stato approvato, in Senato, l'ordine del giorno, proposto dalla senatrice Puglisi che prevede importanti modifiche alla fase transitoria, con un processo di semplificazione per l'immissione in ruolo dei docenti di seconda fascia e per quei docenti di terza fascia che hanno raggiunto i famosi trentasei mesi di servizio. Ricordiamo che, per gli abilitati di seconda fascia, era stato proposto un concorso avente solo un colloquio orale; per quelli di terza fascia, invece, una prova scritta e una orale. Chiaramente le associazioni dei docenti hanno manifestato, nelle loro audizioni alla Camera e al Senato, il loro totale disappunto in riferimento ad un piano transitorio che non si era dimostrato equo e rispettoso dei diritti della categoria dei docenti.

Di conseguenza, risulta evidente che la coesione e la compattezza dei vari gruppi ha finalmente indotto il governo ad avere un atteggiamento più maturo e consapevole circa le varie istanze avanzate. Ricordiamo, ancora una volta, che i docenti di seconda fascia chiedono un concorso transitorio, volto a graduare e non selezionare. Per quanto riguarda i docenti di terza fascia è chiaro che un concorso con due prove, una scritta e una orale e una quota esigua di posti riservati, risulti essere totalmente inadeguata alle istanze da loro avanzate. Si tratta di lavoratori, non dimentichiamolo, che hanno servito per tanti anni lo Stato con estrema dedizione e immani sacrifici e chiedono, giustamente, a gran voce, il riconoscimento morale prima ancora che giuridico del loro lavoro svolto: un percorso riservato di abilitazione e il passaggio immediato dalla terza alla seconda fascia della graduatoria.

Tra le altre cose, esiste una normativa europea a sostegno di queste istanze (la direttiva europea 36/2005). Un poco di rispetto per una categoria di lavoratori già ampiamente e continuamente martoriata e ignominiosamente vessata nell'espletamento delle sue funzioni.

Lega Nord contro la sordità del PD alle istanze dei precari della scuola

Ricordiamo, inoltre, che gli esponenti della lega nord (Gian Marco Centinaio e Mario Pittoni), hanno diramato un comunicato, con il quale accusano pesantemente il Pd di non voler stabilizzare i precari della Scuola, continuando a negare il percorso riservato di abilitazione ai docenti di terza fascia con i 36 mesi di servizio alle spalle e persistendo nell'intento di propinare un concorso volto a selezionare e non graduare i docenti di seconda fascia.

Una situazione dvvero surreale e farraginosa, quella che vive ogni giorno la scuola.

Dal canto suo, il Senatore Aldo di Biagio, sul suo profilo facebook, ha comunicato con orgoglio l'approvazione dell'ordine del giorno che prevede modifiche alla fase transitoria. Questo significa, stando alle sue parole, che la partita è ancora aperta, il confronto ancora possibile e i docenti hanno il tempo di contattare i vari esponenti politici, al governo, per fare pressioni e avanzare le loro istanze. Occorre agire in maniera unita, compatta e coesa, abbandonando le sterili polemiche e le incresciose lamentele che si rivelano del tutto insensate e poco costruttive nell'ottica della risoluzione delle problematiche che interessano tutti i docenti precari (seconda e terza fascia). Occorre agire ora o mai più uniti.