Nel pomeriggio di ieri siamo stati tra i primi a riportarvi la notizia della firma del Premier Gentiloni sul decreto attuativo destinato a far partire la c.d. APE social all'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati". All'articolo sono seguiti molti commenti (soprattutto tramite Facebook), con richieste di chiarimenti e aggiornamenti sui dettagli del provvedimento. Facciamo quindi il punto della situazione riguardo questa opzione di uscita riportandovi le ultime informazioni disponibili ad oggi, con la promessa di fornirvi ulteriori e tempestivi aggiornamenti non appena dovessero arrivare novità.

Iniziamo partendo dall'iter di approvazione della misura di flessibilità.

Pensioni anticipate e APE social: quali sono i prossimi passaggi?

Dopo la firma del Premier Gentiloni sul decreto attutivo dell'anticipo pensionistico di stampo sociale il provvedimento ha ricevuto il via libera definitivo da parte del Governo, ed è stato quindi inviato al Consiglio di Stato. Quest'ultimo istituto dovrà dare la propria approvazione tecnica, dopodiché si arriverà al passaggio conclusivo con la pubblicazione all'interno della Gazzetta Ufficiale. A quel punto sarà possibile capire chi potrà effettivamente beneficiarne, risolvendo così anche i dubbi di quei lavoratori che figurano al limite dei parametri richiesti dalla legge.

Il meccanismo di funzionamento dell'anticipo pensionistico

Al momento abbiamo alcuni vincoli certi che possiamo usare per distinguere in via generale coloro che potranno beneficiare dell'APE sociale rispetto a chi ne risulterà certamente escluso. Tra questi ricordiamo il raggiungimento dei 63 anni di età e di almeno 30-36 anni di versamenti (a seconda del profilo di tutela).

Nello specifico, potranno partecipare i lavoratori disoccupati, licenziati o dimessi per giusta causa da almeno tre mesi, gli invalidi ed i c.d. caregivers (con familiari a carico) che hanno accumulato almeno 30 anni di versamenti. In alternativa, con 36 anni di contribuzione potranno fruire dell'APE agevolata anche i soggetti che hanno svolto lavori difficoltosi o rischiosi nei sei anni precedenti alla domanda.

Nel decreto potrebbe essere inclusa una finestra di maggior tutela in deroga rispetto a quest'ultimo parametro di un ulteriore anno, ma la questione resterà aperta finché non si disporrà del testo definitivo.

Il perimetro di inclusione e le stime dei tecnici: previste 30mila domande

Per quanto concerne il numero dei potenziali beneficiari della misura, i tecnici di Mef e MdL hanno stimato il numero delle potenziali domande di pensionamento in un range compreso tra le 30mila e le 35mila unità. Lo stanziamento correlato è quindi di 300 milioni di euro per tutto il 2017. L'Inps è stata incaricata di vagliare le domande e di approvarle secondo principi di merito connessi allo stato di disagio del lavoratore, dando quindi precedenza ai disoccupati e successivamente a invalidi e richiedenti con persone a carico.

Lo stesso istituto si occuperà del monitoraggio e dell'istituzione di una graduatoria qualora dovessero pervenire domande in eccesso, mentre la finestra utile per l'apertura della pratica si apre al 1° maggio e termina il 30 giugno.

Queste sono le informazioni certe attualmente disponibili sull'APE sociale. Ricordiamo che la legge di bilancio 2017 ha previsto altre opzioni di uscita non correlate con l'età dei lavoratori, come nel caso della quota 41 per i lavoratori precoci. Per approfondire ulteriormente tali misure sarà però necessario attendere la firma dei DPCM specifici. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento vi ricordiamo di usare la funzione "segui" che trovate in basso, dopo la conclusione dell'articolo.