Il passaggio del decreto attuativo sull'APE sociale presso il CdS ha prodotto diverse richieste di intervento, che necessitano di essere assolte e che produrranno cambiamenti importanti sull'impianto normativo definitivo. È quanto emerge nelle ultime ore, come vi abbiamo già anticipato in parte nell'articolo di questa mattina; d'altra parte, gli interventi correttivi necessari prima di poter vedere arrivare il testo definitivo in Gazzetta Ufficiale non appaiono come piccole modifiche formali, ma vanno ad incidere sia sulla platea dei potenziali beneficiari che sul tempo utile per poter procedere con la verifica dei requisiti d'ingresso (ed il relativo invio delle domande).

Pensioni anticipate e APE sociale: modifiche a platea e scadenze

Partiamo con i correttivi riguardanti le condizioni di accesso al meccanismo di prepensionamento tutelato. Secondo le osservazioni del Consiglio di Stato, serve una copertura legislativa apposita per poter estendere la misura anche agli operai agricoli ed a chi non ha maturato i requisiti Naspi, pur disoccupati da tre mesi. Al fine di rendere operativa la disposizione sarà quindi necessario un nuovo passaggio normativo, così come avvenuto per la franchigia dei 12 mesi riguardante i lavori gravosi attraverso la recente manovrina. Un ulteriore correttivo punta invece ad aprire ulteriormente la finestra utile per poter presentare la domanda di fruizione dell'opzione di quiescenza. Ad oggi la scadenza risulta fissata al 30 giugno, mentre il Consiglio di Stato chiede di estenderla almeno fino al 31 luglio, stante che non risulta ancora possibile preparare la documentazione per poter inoltrare la domanda al 1° maggio 2017.

Le richieste di modifica per la classificazione delle domande

Un ulteriore richiesta di intervento riguarda infine il processo di formazione della graduatoria di ingresso rispetto al plafond messo a disposizione dalla norma anno per anno. L'Inps si occuperà infatti di effettuare il monitoraggio e di redarre una classifica di accesso, che per il Consiglio di Stato dovrà seguire solo due criteri.

Il primo riguarda la data di maturazione dei requisiti di fruizione dell'APE sociale. Il secondo la data di invio della domanda. Vengono quindi bocciati gli altri meccanismi di selezione ipotizzati dai tecnici del Governo, a partire dalla data di ottenimento del requisito anagrafico per la fruizione del pensionamento di vecchiaia.

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