Se qualcuno avesse nutrito speranze in vista dell'incontro del 6 aprile 2017 tra il Ministro Giuliano Poletti e i sindacati, farebbe meglio adesso a diminuire le proprie aspettative: i decreti attuativi per la riforma delle Pensioni tardano ad arrivare e le organizzazioni sindacali, con in testa i segretari di Cgil, Csil e Uil, esprimono profonda preoccupazione. Per loro, come si legge in una nota diffusa a seguito dell'incontro di ieri, sarebbe gravissimo non rispettare i tempi previsti dalla Legge di Bilancio 2017 e quindi il termine del 1° maggio come start per i nuovi strumenti previdenziali.
In sostanza i sindacati chiedono a gran voce che i decreti attuativi diventino operativi appunto dal primo maggio 2017.
APE sociale, precoci: gli ostacoli ad oggi 7 aprile 2017
L'APE sociale partirà il 1° maggio 2017: la conferma arriva dallo stesso Poletti a margine dell'incontro di ieri con i sindacati ma nessun intervento è stato registrato in merito all'emanazione dei decreti attuativi. Da indiscrezioni trapelate pare che gli stessi siano stati confezionati e trasmessi alla Corte dei Conti e al Consiglio di Stato per il via libera definitivo ma, in merito, nessuna dichiarazione ufficiale del Ministro è stata registrata dai sindacati. Il Governo italiano, insomma, al momento è parecchio indietro rispetto al calendario dei lavori inizialmente previsto: i maggiori dubbi riguardano le pensioni precoci e la sfera dell'anticipo pensionistico APE sociale e volontario.
Benché il primo maggio sia vicino il Governo non ha ancora definito, in maniera dettagliata, gli ambiti di applicazione delle misure previdenziali Inps.
Prestito pensionistico e APE social: discussione aperta
L'APE sociale rappresenta il tema più discusso del momento. La riforma delle pensioni tarda a maturare e l'attesa sta iniziando a diventare estenuante soprattutto per quanto riguarda le misure previdenziali che consentono l'uscita anticipata dal lavoro.
Con una differenza sostanziale tra APE sociale e APE volontario dal momento che quest'ultima non è considerato dai sindacati uno strumento valido per affrontare ed eventualmente superare le difficoltà introdotte dalla Legge Fornero. In merito all'APE sociale invece la battaglia delle organizzazioni sindacali si sta focalizzando principalmente sulla richiesta di di abbassare a 35 anni la soglia minima di contributi versati dal lavoratore.
Per quanto attiene al prestito pensionistico il Governo non ha ancora stabilito l'ammontare della percentuale che andrà successivamente ad incidere sulle pensione che riceverà il lavoratore.
Corsa contro il tempo, il calendario dei prossimi incontri
Al cospetto dei tanti dettagli da chiarire ancora, è chiaro che il Governo sarà chiamato ad una vera e propria corsa contro il tempo. L'impegno di far partire l'APE dal primo maggio è stato assunto dallo stesso Ministro Poletti che, però, adesso deve darsi una mossa quanto ai decreti attuativi. Il prossimo 13 aprile ci sarà un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali e chi sa che non corrispondano al vero le indiscrezioni che vogliono i decreti attuativi in viaggio verso la Corte dei Conti e il Consiglio di Stato.