Ci sono le dichiarazioni rassicuranti del consulente economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi, pubblicate oggi sul quotidiano Il Sole 24 Ore, ma ancora oggi non si vede nemmeno l'ombra dei decreti della presidenza del consiglio dei ministri per l'attuazione delle misure previste nella prima parte di riforma Pensioni targata Renzi-Poletti che ancora stenta a decollare tra ritardi, rinvii, proteste e polemiche. L'economista chiamato dal governo a occuparsi dell'attuazione delle misure previste nella manovra economica e finanziaria per il 2017 ha spiegato al quotidiano degli industriali che i decreti attuativi per l'Anticipo pensionistico social e volontario e per la Quota 41 destinata ai lavoratori precoci con invalidità o che assistono parenti con disabilità "sono pronti e sono al vaglio del Consiglio di Stato".
Pensioni, nuovo intervento di Leonardi su Il Sole 24 Ore
Ma i testi sono ancora invisibili per l'opinione pubblica a forse anche per i sindacati che domani riprenderanno il confronto con il Governo Gentiloni sulla fase due della riforma pensioni che dovrebbe guardare con grande attenzioni giovani e donne, molte delle quali continuano a chiedere di rendere strutturale Opzione donna o di prorogare il regime sperimentale fino al 2018. Per quanto riguarda l'Anticipo pensionistico volontario dopo il decreto attuativo servirà ancora altro tempo per fare accordi con le banche e le assicurazioni e per programmare il lavoro dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente guidato dal presidente Tito Boeri.
"Serve ancora un po' di tempo - ha spiegato Marco Leonardi rispondendo a una domanda sull'Ape volontario - per mettere a punto dettagli importanti". Il riferimento è al "funzionamento del modulo online per la certificazione Inps e - ha aggiunto il consulente economico di Palazzo Chigi - la chiusura degli accordi quadro con banche e assicurazioni".
La macchina per far decollare l'Anticipo pensionistico su base volontaria, dunque, è tutt'altro che pronta, come del resto ha già fatto intendere in più occasioni il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.
A Palazzo Chigi ottimismo sul successo dell'Ape volontario
"Inps e istituti di credito - ha specificato Leonardi nell'intervista pubblicata oggi su Il Sole 24 ore - dovranno dialogare sui dati dei lavoratori e ogni aspetto funzionale - ha proseguito - dovrà essere messo a punto perfettamente".
Non ci sono dubbi sul successo che avrà l'Ape social destinato ai lavoratori appartenenti a "categorie disagiate", ma sono ancora tutti da comprendere gli effetti dell'Ape volontario. Il governo ha manifestato ottimismo, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha parlato di circa 35.000 uscite anticipate che potrebbero creare diverse migliaia di posti di lavoro per i giovani. Anche Leonardi è ottimista. "Ci siamo e sono convinto - ha detto il consulente economico dell'esecutivo - che questo strumento incontrerà consensi". La formula dell'Ape volontario, com'è noto, è quella del prestito previdenziale ventennale erogato dalle banche e coperto dalle assicurazioni. "Permetterà di ottenere un prestito garantito fino a tre anni e sette mesi - ha specificato Leonardi - anche a chi scegliesse di trasformare il suo contratto in un part-time o in un altre forme flessibili".