Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, mercoledì 19 aprile 2017, sono relative al via libera del CdM (finalmente) al primo dei 3 decreti relativi alle misure prese con la Legge di Bilancio, riguardanti le uscite anticipate. Dopo le festività di Pasqua, il Governo, infatti, ha approvato il decreto sull'Ape sociale, ovvero quel reddito ponte che accompagnerà tutti quei lavoratori che, a causa della Legge Fornero, si trovano in una situazione di difficoltà: un reddito ponte che li accompagnerà sino al raggiungimento della pensione.

Ricordiamo a questo proposito che la misura riguarderà i lavoratori con almeno 63 anni di età e che hanno versato 30 oppure 36 anni di contributi secondo quattro specifici profili di tutela.

Il testo, ora, dovrà superare il vaglio del Consiglio di Stato prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. Per accedere alle nuove misure, bisognerà fare domanda all'Inps dal 1° maggio al 30 giugno, termine massimo per riuscire a beneficiare della prestazione, tra il mese di settembre e quello di dicembre, dopo che l'Inps avrà provveduto a vagliare la specifica posizione del lavoratore.

Ultime notizie pensioni, mercoledì 19 aprile 2017: via libera all'Ape Sociale e provocazione del M5S

Intanto, sta facendo molto discutere la proposta 'provocazione' lanciata dal Movimento Cinque Stelle per l'applicazione della Legge Fornero anche ai parlamentari. Le reazioni sul gruppo '41xtutti lavoratori uniti' sono state favorevoli, soprattutto perché si ritiene che, in questo modo, i politici comprenderebbero molto meglio quel 'disastro' e le gravissime difficoltà che stanno affrontando i comuni cittadini.

C'è chi ritiene, però, che la Legge Fornero andrebbe semplicemente abolita per abbracciare la proposta del 41 x tutti, da applicarsi, perché no, anche ai parlamentari.

Riforma pensioni notizie oggi 19 aprile: Pier Paolo Baretta sul problema giovani

Per quanto concerne, invece, la riforma Pensioni, c'è da sottolineare l'intervento dell'onorevole Pier Paolo Baretta, il quale ha parlato delle misure prese in Italia dagli anni '90 in poi, misure che hanno penalizzato, in modo particolare, le pensioni basse e i 'millenials': infatti, il sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze ha sottolineato come il sistema contributivo finirà per penalizzare i giovani che non potranno contare su una carriera lavorativa stabile, senza periodi di disoccupazione (e, purtroppo, sono una minima parte). Senza scordarci del fatto che anche l'età di ingresso nel mondo del lavoro ha un peso specifico non indifferente.