Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, sabato 29 aprile 2017, sono relative all'interrogazione presentata al Governo dal deputato della Lega Nord, Roberto Simonetti, in merito all'eventuale rischio che i lavoratori avrebbero potuto correre nel caso in cui, accedendo all'Ape Sociale, si fossero trovati di fronte ad un innalzamento dell'età pensionabile. Infatti, nella riforma Pensioni, non è stata prevista alcuna garanzia (scritta) secondo la quale l'Ape Sociale verrà erogata sino all'accesso effettivo alla pensione di vecchiaia, nel caso in cui, in futuro, i requisiti dovessero essere soggetti a qualche modifica.

Ultime notizie pensioni, sabato 29 aprile 2017: Ape Sociale, interrogazione leghista su possibile rischio 'esodati'

A rispondere all'interrogazione del parlamentare leghista, è stato il sottosegretario al Ministero del Lavoro, onorevole Luigi Bobba, il quale ha dichiarato che, nell'eventualità questo possa accadere, saranno prese tutte le misure necessarie al fine di evitare che i beneficiari dell'Ape Sociale possano ritrovarsi improvvisamente senza reddito o senza pensione. La risposta del sottosegretario al Welfare, tuttavia, non ha soddisfatto il deputato della Lega Nord, il quale ritiene che si debba chiarire questo punto all'interno della manovra correttiva, al fine di scongiurare qualsiasi incertezza e andare incontro ad un possibile nuovo rischio 'esodati'.

Riforma pensioni ultime notizie 29 aprile: CdS suggerisce al Governo alcune modifiche su Dpcm Ape Sociale

Sempre sul fronte della questione Ape Sociale, il Consiglio di Stato ha suggerito al Governo alcune modifiche al DPCM approvato a metà aprile, in ragione del ritardo a cui si andrà inevitabilmente incontro per la presentazione delle domande.

Una prima modifica riguarda lo spostamento (almeno) al 31 luglio del termine per la presentazione delle istanze, visto che, secondo i giudici, la data inizialmente disposta, il 30 giugno, è diventata un termine 'irragionevolmente breve'.

Inoltre, secondo il CdS, una volta che sarà conclusa la procedura di monitoraggio delle domande da parte dell'Inps, il Governo dovrà riconoscere la decorrenza retroattiva dell'Ape Sociale per permettere ai richiedenti di beneficiare dei trattamenti a partire dalla data prevista dalla Legge di Bilancio, vale a dire il 1° maggio. Una misura, questa, ritenuta dai giudici come 'inevitabile', visti i ritardi accumulati sulle tempistiche inizialmente previste per l'entrata in vigore della nuova misura previdenziale.