Pensioni, Ape sociale: sono stati firmati i ddl per l’anticipo della pensione, che daranno la possibilità a migliaia di persone di accedere al nuovo meccanismo di pensione anticipata. Lavoratori e disoccupati potranno, fare la domanda dal prossimo luglio per poter anticipare la propria pensione. La potenziale platea che potrà accedere all’Ape Social è di circa 60mila persone per il 2017, mentre per il prossimo anno sarebbero previsti potenzialmente altri 45mila.

Domanda per l’Ape social 2017: scadenza e requisiti

Per avere accesso all'Ape sociale tutti gli interessati che rientrano nei requisiti stabiliti dal Governo potranno presentare la propria domanda entro il prossimo 15 luglio 2017.

Per coloro che invece raggiungeranno i requisiti nel 2018 potranno inoltrare domanda entro fine marzo 2018. Nella norma firmata dal Governo si precisa però che per quanto riguarderà le domande inviate oltre il termine del 15 luglio 2017 e quello del 31 marzo del 2018 saranno prese in esame solo se le risorse finanziarie stanziate e previste per l’operazione risulteranno ancora in attivo. Attraverso le domande presentate entro il prossimo 15 luglio si metterà a punto la graduatoria così da poter avere una adeguata risposta dall'Inps prevista per il 15 ottobre. Nel caso si dovesse verificare l’eventualità di risorse economiche non sufficienti per la copertura totale delle domande, verrà data la priorità a coloro che risulteranno più vicini alla pensione di vecchiaia.

A chi spetta la pensione anticipata?

L'Ape sociale secondo le norme stabilite nel nuovo ddl approvato dal Governo spetterà a tutti coloro che hanno compiuto o compiranno entro l’anno i 63 anni e la loro condizione è di comprovata disoccupazione e senza pensione diretta. Per ottenere l’Ape social, il richiedente oltre ad essere disoccupato, dovrà trovarsi senza ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi, oppure risultare invalido civile con una percentuale minima del 74%, avere il coniuge o un parente diretto in condizioni di disabilità.

In questi casi saranno necessari 30 anni di contribuzione per poter accedere alla pensione anticipata. Serviranno 36 anni invece per coloro che hanno svolto negli ultimi 6 anni un'attività lavorativa gravosa come il trasportatore, infermiere turnista, insegnante di scuola dell’infanzia, operatore ecologico, operio edile, ed altri.

Per quanto riguarda invece i lavoratori precoci, coloro che in pratica hanno lavorato prima dei 19 anni, potranno andare in pensione, grazie alle nuove disposizioni, al raggiungimento dei 41 anni contributivi. Potranno presentare la domanda tutti quei lavoratori precoci disoccupati che hanno usufruito ed esaurito gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, i disoccupati invalidi almeno al 74% e coloro che hanno svolto, in modo continuativo, da almeno sei anni, un'attività contemplata in quelle gravose.