Potrebbe arrivare entro la prossima estate l’udienza plenaria del Consiglio di Stato che dovrebbe scrivere la parola fine sulla lunga attesa dei diplomati in magistrale in attesa di essere inseriti nelle Gae. In questo modo gli aspiranti docenti potranno essere in corsa per un posto nel prossimo anno scolastico. La plenaria era stata annunciata per i mesi scorsi e sempre rinviata. Per le prossime udienze pare non ci sia ancora alcun punto in programma. L’adunanza plenaria è un tipo di composizione del Consiglio di Stato che in questo caso dovrebbe dirimere una volta per tutte la vicenda, garantendo chi ha conseguito un diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002.
Perché la pronuncia tarda ad arrivare? Il sito specializzato sulla Scuola, Orizzontescuola, ne ha parlato con l’avvocato palermitano Walter Miceli, che ha chiarito come la causa sia legata a un altro ricorso fatto dallo Stato in Cassazione. Ricorso dall’esito scontato – sarà quasi certamente rigettato – ma che tiene bloccati gli altri procedimenti e dunque il destino delle graduatorie e dei posti da assegnare nei prossimi anni ai docenti di infanzia e primaria. Il ricorso alla Cassazione mira a mettere in discussione la competenza del Consiglio di Stato a decidere, ma visti i pronunciamenti del passato è facile pensare che anche questa voltalo Stato avrà torto.
Già nei mesi scorsi, a dicembre, i giudici della Cassazione avevano ribadito che la giustizia amministrativa fosse competente in materia. In molti stanno provando a convincere lo Stato a rinunciare.
Se dunque l'avvocatura dovesse rinunciare al ricorso, la plenaria potrebbe essere fissata in estate. Al momento, però, come detto, in calendario non c’è ancora nulla. Migliaia di diplomati magistrale attendono inoltre l’esito dei propri ricorsi al presidente della Repubblica presentati nei mesi scorsi. Si tratta di provvedimenti che contestano la mancata possibilità di iscrizione nelle Gae ai diplomati.
Chi aveva fatto subito ricorso in molti casi ha già ottenuto verdetto favorevole ed è stato inserito, in seconda battuta, visti i tempi della giustizia, gli aspiranti docenti hanno potuto rivolgersi solo al presidente della Repubblica con un ricorso straordinario che anche in questo caso dovrebbe essere legato al parere della plenaria.
La speranza per migliaia di precari è che il nodo venga sciolto entro l’estate. Si risolverebbe così un'altra annosa questione che vede candidati con lo stesso titolo di studio insegnanti e altri fuori dalle Gae.