Pace, accoglienza, solidarietà. Il Dalai Lama a Palermo ha lancia messaggi di gioia e unità, invitando ad aiutare i profughi, “perché noi tibetani – dice - abbiamo trovato rifugio in una nazione democratica. Tutti noi possiamo aiutare gli altri che hanno bisogno, dovremmo organizzarci, coordinarci per fare questo".
Il messaggio fondamentale
A Palermo Tenzin Gyatso ha parlato al teatro Massimo in un incontro dal titolo “Educazione alla gioia”. Subito l'invito ai presenti ad accogliere i migranti che chiama fratelli e sorelle, a dare loro un rifugio temporaneo, a mettere in piedi una organizzazione che possa consentire di aiutare chi è in difficoltà e poi consentire loro di tornare al loro Paese.
Un messaggio di pace, di speranza, che il Dalai Lama rivolge a lui ricordando il dolore del suo popolo vittima dell'invasione cinese.
Quindi un pensiero alle violenze del terrorismo, a quando scrisse al presidente americano Bush per comunicargli che "se avesse risposto all'11 Settembre avrebbe generato violenza" perchè "l'odio dilaga, la violenza non porta mai la pace”.
Nei giorni scorsi diverse manifestazioni sono state organizzate in città per accogliere il Dalai Lama, segno del grande entusiasmo per la visita. Secondo il Dalai Lama la Sicilia “è cambiata, la politica ha un suo ruolo nell’accoglienza, la politica compassionevole è giusta, il resto è sporco e porta all inganno". In sala c’erano il sindaco di Messina, Renato Accorinti e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha ricordato che in città ci sono “ 410 migranti, tra cui 40 minori, salvati nel Canale di Sicilia.
Queste persone sono palermitane, dobbiamo avere compassione per loro. Non sono stranieri, sono nostri concittadini”. A quella di Palermo, si sono aggiunte altre due cittadinanze onorarie, quella di Isola delle Femmine e quella di Ventimiglia di Sicilia, Comuni della Città Metropolitana di Palermo.
La cerimonia delle onorificenze
Le onorificenze sono state consegnate sul palco del Teatro Massimo a Palermo, nel corso della conferenza che il Dalai Lama ha tenuto sulla ”Educazione alla Gioia”. La motivazione del Comune di Isola: “Per l’impegno quotidiano profuso nei confronti del dialogo, della convivenza, del messaggio di tolleranza e di pace, volto all’affermazione dei valori di libertà e di non violenza, nel rispetto dei diritti umani nel mondo.
Accogliamo il Dalai Lama, aperti ad ascoltare la sua Parola che nasce da insegnamenti millenari e universali. Con la speranza che la gioia possa permeare i cuori di tutti. Anche dei malvagi. Essere educati alla gioia ci permette di aprirci alle influenze che provengono dal pianeta e dall’universo e restituire i doni ricevuti. Per tutti noi Isolani è un messaggio di speranza e di sviluppo che non possiamo non mai smettere di condividere." Lo scorso mese era stato in Botswana per partecipare a una conferenza sui diritti umani. Botswana è uno dei principali partner economici della Cina, nemico numero uno del Tibet. Anche così lui combatte per il suo popolo.