I decreti su Ape e quota 41, sono la materia principale di discussione quando si parla di Pensioni. L'interesse per le vie di uscita anticipate previste dalla Legge di Bilancio rappresenta la diretta conseguenza della Legge Fornero che ha inasprito molto i requisiti di accesso alle pensioni. Nel panorama previdenziale però, esistono altri temi, altrettanto importanti. Uno di questi è la deroga Fornero, una scorciatoia lasciata in vigore nel 2011, quando il Governo Monti attuò la tanto contestata sua riforma delle pensioni.

Come funziona la deroga

La Legge Fornero, la tanto odiata riforma che ha allontanato la data di uscita dal lavoro per quasi tutti gli italiani, ha iniziato a sortire effetti nel 2012. L'inasprimento dei requisiti contributivi, l’aspettativa di vita crescente, la maggiore età anagrafica richiesta, hanno costretto molti italiani che fino al 2011 sembravano vicini alla pensione, a restare ancora al lavoro per diversi anni. Si passò di colpo, da 65 anni a 66 anni e 7 mesi, per quanto concerne la pensione di vecchiaia, mentre dai 40 anni di contributi utili per la pensione di anzianità, si è passati ai 42 anni e 10 mesi utili per l’attuale pensione anticipata. Per rendere meno pesante questi inasprimenti, si lasciò attiva una particolare deroga, che vige ancora oggi.

La norma si può applicare oggi, a soggetti nati nel 1952, ai quali verrebbe consentito di lasciare il lavoro a 64 anni e 7 mesi. Tutti i lavoratori maschi che hanno maturato 35 anni di contributi, oppure donne con 20 anni di versamenti, entro la fine del 2012, potrebbero rientrare nello scivolo. La norma inserita nella manovra finanziaria del 2012 però, non essendo precisa in ogni suo passaggio, ha lasciato all’interpretazione libera dell’Inps la sua applicazione.

In primo luogo, l’Istituto consentiva di presentare le istanze, fermi restando i requisiti generali di cui parlavamo prima, sia anagrafici che contributivi, a coloro che risultassero al lavoro al 28 dicembre 2011. In base a questo paletto, vengono esclusi dalla deroga coloro che a quella data risultavano disoccupati, cessati dal lavoro, sospesi e così via, senza distinzione di motivazione.

Questo paletto è stato corretto nelle ultime manovre di Bilancio, ma l’INPS, sempre nella libertà di iniziativa e di interpretazione, per quelli che non erano al lavoro al 28 dicembre 2011, chiede che la contribuzione utile a centrare il requisito, sia quella effettiva, senza considerare i figurativi.

Polemiche e contenziosi

L’argomento è tornato prepotentemente in auge grazie al Disegno di Legge 4196 che è incardinato in Commissione Lavoro alla Camera. Si tratta di un DDL presentato dal Gruppo che fa capo al Presidente della Commissione Lavoro Damiano e all’onorevole Gnecchi. La proposta mira ad eliminare dalla misura tutti i paletti che anno per anno, l'hanno resa poco fruibile. Innanzi tutto, si pensa di eliminare l’aspettativa di vita che ha portato l'età richiesta a 64 anni e 7 mesi, invece che a 64 anni tondi.

Secondo il DDL poi, andrebbero cancellate le errate ed arbitrarie interpretazioni dell’Inps, rendendo utili tutti i contributi versati, anche i figurativi ed anche se il soggetto beneficiario non era al lavoro a fine dicembre 2011. Contro l’Inps, sul tema deroga Fornero, le polemiche sono dure e continue. Come riporta il sito internet rassegna.it, legato alla Cgil , il patronato Inca ha avviato un contenzioso legale nei confronti dell’Istituto di previdenza proprio in tema deroga Fornero. Da tempo viene chiesto all’Inps di rilasciare i dati di quante donne o lavoratori di sesso maschile potrebbero rientrare tra i fruitori della deroga. L’Inps continua a non rispondere ed a perseverare nelle sue interpretazioni che per il caso dei contributi figurativi, dall’Inca fanno sapere che ci si potrebbe trovare davanti ad una situazione di illegittimità costituzionale.

Infatti, si andrebbe a discriminare lavoratori della stessa età, alle prese con il medesimo lavoro e le medesime carriere lavorative, considerando tutti i contributi per chi non aveva perduto il lavoro a fine 2011, mentre solo quelli effettivi per gli sfortunati.