I decreti attuativi sulle misure previdenziali come Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41 sono ormai approdati alla Corte dei Conti per la registrazione. E' questa la novità della settimana dopo che il Governo Gentiloni ha fatto registrare notevoli ritardi nell'emanazione dei Dpcm dovuti anche alle modifiche apportate sulla base del parere espresso dal Consiglio di Stato.
Manca il decreto sul cumulo gratuito
Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha affermato che sarà solo questione di ore prima che i decreti attuativi verranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e le misure diventeranno definitivamente operative anche se mancherebbero gli altri due decreti fondamentali riguardanti il cumulo gratuito dei versamenti contributivi e l'ape volontario. Misure che potrebbero facilitare l'uscita a migliaia di lavoratori ormai da anni alle prese con le rigide norme della Riforma Fornero.
Con il cumulo dei contributi, infatti, si darebbe la possibilità ai lavoratori di riunire i contributi versati in diverse gestioni previdenziali al fine di facilitare il raggiungimento dei requisiti per accedere ai benefici previdenziali concessi dalla Legge di Stabilità. Pertanto, tutti i lavoratori che si accingono ad usufruire dell'Opzione contributivo donna e dell'ottava misura di salvaguardia dovranno aspettare maggiori chiarimenti che di certo saranno contenuti nel decreto prossimo all'emanazione.
Come l'Ape volontario, anche il Dpcm sul cumulo gratuito è in ritardo. Motivo da cui sono scaturite numerose polemiche e proteste da parte dei lavoratori interessati e della rappresentante del Comitato Opzione Donna, Orietta Armiliato, che avrebbe chiesto sostegno al segretario confederale della Uil Domenico Proietti.
Ape volontario in ritardo
Quanto all'Ape volontario, invece, migliaia di lavoratori saranno costretti ad attendere ancora vista la difficoltà nella procedura per via delle convenzioni con le banche e istituti di assicurazioni erogatori del prestito. Per questo motivo i tempi per l'emanazione del decreto attuativo potrebbero essere più lunghi.
A saltare è anche la Rita, la cosiddetta Rendita integrativa temporanea anticipata rivolta a tutti quei lavoratori che hanno fatto ricorso alla previdenza complementare. Non è escluso, però, che i decreti sul cumulo gratuito e sull'Ape volontario potrebbero arrivare prima del previsto in Consiglio di Stato e successivamente alla Corte dei Conti per la registrazione.