Sul fronte delle Pensioni, nelle ultime ore si registra l'intervento di Patrizia Maestri, deputata del Partito democratico. Pur senza nominare Opzione Donna, l'onorevole, postando uno stralcio di articolo dell'Ansa sul Rapporto Annuale dell'Istat, ha affermato che le donne avrebbero diritto di poter andare in pensione prima rispetto agli uomini. Parole che, di fatto, alimentano il dibattito sulla proroga di Opzione Donna al 2018, al centro da mesi, ormai, del tema previdenziale. La settimana scorsa, giovedì 11 maggio, a Roma, diverse utenti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" hanno manifestato insieme ai lavoratori precoci in segno di protesta contro le attuali politiche del Governo.

L'intervento della deputata del Partito democratico

Più volte, in passato, la Maestri si è dimostrata solidale con le lavoratrici richiedenti Opzione Donna al 2018. Per questo motivo, l'ultimo post pubblicato 3 ore fa dall'onorevole non è altro che una conferma dell'attenzione su un tema delicato come quello della proroga di OD. La riflessione della deputata del Pd è maturata a seguito dei dati dell'ultimo Rapporto Annuale dell'Istat, in cui viene fotografata la realtà lavorativa delle donne italiane. Rispetto agli uomini, le lavoratrici in una settimana sono occupate 6 ore in più rispetto agli uomini. Sono, infatti, 57 le ore di lavoro per le donne, 51 quelle per gli uomini. Nelle 57 ore, sono calcolate anche le ore in cui la donna è occupata nelle mansioni svolte all'interno della casa.

Queste le parole precise che l'onorevole ha scritto commentando il post dell'Ansa in questione: "Per questo motivo le donne dovrebbero poter scegliere di andare in pensione prima rispetto agli uomini".

Emendamenti proroga Opzione Donna in esame da giovedì

Domani, intanto, come riportato ieri, inizierà l'esame degli emendamenti al decreto "Manovrina" in Commissione Bilancio.

Tra questi, figurerà anche quello che porta la firma di Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, presente al fianco del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" durante la manifestazione di giovedì 11 maggio. Più volte, negli ultimi giorni, l'amministratrice del gruppo Giulia Molinaro, che in un recente post si dice in ansia in vista dell'importantissimo appuntamento di domani, ha ringraziato Rizzetto per la vicinanza concreta dimostrata in merito ad Opzione Donna e, insieme con le altre lavoratrici, si augura che il suo emendamento possa passare.

Ricordiamo che il vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha chiesto la proroga di Opzione Donna al 2019, un anno in più dunque rispetto a quanto chiesto dalle lavoratrici. Sempre Rizzetto ha chiesto anche che la misura diventi strutturale. Continueremo ad offrirvi aggiornamenti sul tema nella giornata di domani e nel weekend, quando sarà noto l'esito della votazione in Commissione Bilancio. Rimanete aggiornati cliccando il tasto Segui in alto a destra.