Sono passati alcuni giorni da quanto il Governo Gentiloni ha firmato i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41, le due misure contenute nella Legge di Stabilità che hanno suscitato non poche polemiche per via della loro parzialità, visto che la maggior parte dei lavoratori è rimasta tagliata fuori.

I requisiti individuali nella Legge di Bilancio

I due interventi, infatti, sono rivolti solo a particolari categorie di lavoratori considerati più economicamente svantaggiati. Per accedere all'Ape Sociale occorrerebbero almeno 63 anni di età anagrafica accompagnati dai 30 anni di contributi versati.

Cosa assai diversa, invece, per l'accesso alla Quota 41 che richiede il perfezionamento di 41 anni di contributi senza tenere in considerazione l'età anagrafica. Sono questi i requisiti individuati dalla nuova Legge di Bilancio e che sono considerati da molti restrittivi, visto che escluderebbero la maggior parte dei lavoratori che nel 2011 non hanno avuto la possibilità di accedere al pensionamento a causa della rigidità della Riforma Fornero.

Poca chiarezza nei requisiti di accesso

A preoccupare, però, sono i dubbi che molti lavoratori precoci riscontrano mentre sarebbero già in procinto di presentare la domanda di accesso all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Stando a quanto apparso sul gruppo Facebook "Lavoratori uniti a tutela dei proprio diritti", infatti, andrebbe ricordato che l'indennità di mobilità percepita è ben diversa dalla disoccupazione e, quindi, non potrà essere riconosciuta ai fini della presentazione delle istanze per l'accesso alla Quota 41.

Da ciò, si intuisce che i contributi figurativi potrebbero non essere conteggiati per l'accesso al meccanismo di Quota 41 ma occorrerà attendere la pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale per conoscere il quadro definitivo dei requisiti.

Precoci pronti a nuova mobilitazione

Intanto, i lavoratori precoci sono già pronti ad avviare una nuova mobilitazione con l'appoggio della Fiom.

Il segretario generale Maurizio Landini, infatti, avrebbe già comunicato la data in cui si scenderà in piazza per chiedere al Governo l'approvazione della Quota 41 per l'intera categoria di lavoratori. Come affermato dallo stesso Landini, la manifestazione è prevista per martedì 17 giugno in Piazza San Giovanni a Roma, dove saranno presente le parti sindacali e la delegazione dei lavoratori precoci che si ritiene soddisfatta dell'appoggio della Fiom.