Continua a tenere banco l'argomento riforma Pensioni 2017 nel nostro territorio, diventato più che mai tema di attualità. Non si fa altro che parlare di Ape social e lavoratori precoci in quest'ultimo periodo, con indiscrezioni e novità che suscitano tante polemiche e discussioni soprattutto tra i cittadini che si sentono privati dei propri diritti in maniera del tutto ingiustificata. Proprio a riguardo i sindacati, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori, avrebbero chiesto l'ampliamento della platea per poter accedere a tali prestazioni.

Le richieste dei sindacati per Ape social e precoci

In sostanza, secondo quanto riportato da Pensionioggi.it, la richiesta da parte dei sindacati, in occasione dell'esame del decreto legge 50/2017 di questa settimana, sarebbe stata quella di ampliare la platea dei lavoratori addetti ad attività gravose per quanto riguarda l'accesso all'Ape social e alla quota 41 per i lavoratori precoci. Dopo le dichiarazioni da parte di Cesare Damiano, infatti, che ha definito inaccettabili i ritardi sull'attuazione dei decreti, secondo i sindacati sarebbe necessario garantire l'accesso ad Ape e a quota 41 per coloro i quali abbiano svolto delle attività gravose per cinque anni negli ultimi sette.

Così facendo, l'attuale franchigia di 12 mesi, sarebbe incrementata di ulteriori 12 mesi e quindi portata con una validità di fatto pari a 24 mesi.

Questa manovra, stando al pensiero dei sindacati, consentirebbe di non penalizzare quei lavoratori che in realtà avrebbero maggior diritto di accedere alla pensione anticipata, tra cui gli addetti ad attività di edilizia o chi ha avuto un periodo di disoccupazione o integrazione salariale negli ultimi sei anni. Queste modifiche potrebbero arrivare con gli emendamenti che si avranno durante l'esame del decreto legge.

Anche il Governo, infatti, potrebbe pensare di presentare alcuni emendamenti: in particolare, si potrebbero integrare dei correttivi per coinvolgere tra i beneficiari di Ape social e quota 41 per lavoratori precoci, anche chi ha perso il lavoro per particolari cause e non abbia potuto godere della prestazione contro la disoccupazione per la mancanza dei requisiti utili e per la categoria dei lavoratori agricoli.

Questo purché siano in condizione di inoccupati da almeno tre mesi. Non ci resta quindi che attendere ulteriori novità a riguardo, sperando sempre che si possa arrivare a provvedimenti positivi principalmente per i cittadini.