Il decreto attuativo sull'Ape Sociale sembra destinato a rimanere fermo al palo. Nonostante il Governo Gentiloni abbia emanato il Dpcm sul reddito ponte per gli ultra 63enni, infatti, il Consiglio di Stato sembra aver sollevato alcuni rilievi che potrebbero portare a delle correzioni prima di passare alla Corte dei Conti.

Probabile slittamento delle domande

La misura previdenziale interamente a carico dello Stato sarebbe dovuta partire dal primo maggio ma a causa dei ritardi registrati il Governo potrebbe pensare ad un ulteriore proroga per la presentazione delle domande.

Cosa che non farà piacere alla maggioranza di lavoratori in condizioni di difficoltà economiche che ormai da tempo attendono la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, i tecnici di Palazzo Chigi potrebbero spostare la data per la presentazione delle istanze di accesso di ulteriori 15 giorni rispetto alla data del 30 giugno prevista.

Milioni di lavoratori, quindi, dovranno aspettare fino al 15 o addirittura al 30 luglio per accedere al beneficio previdenziale volto a garantire un reddito ponte fino ad un massimo di 1.500 euro mensili finanziato interamente dallo Stato a coloro che hanno raggiunto i 63 anni di età anagrafica accompagnati dai 30 anni di contributi effettivamente versati.

Una misura che ha sollevato non poche polemiche visto che coinvolge solo alcune categorie di soggetti. Difatti, potranno accedere alla misura solo i disoccupati privi di ammortizzatori sociali, i soggetti che assistono familiari con disabilità grave, gli addetti alle mansioni usuranti per i quali è previsto il raggiungimento di almeno 36 anni di contributi e gli invalidi con una percentuale di disabilità pari o superiore al 74%.

Barbagallo: 'il governo deve sbrigarsi'

A preoccupare è anche il probabile slittamento della graduatoria che dovrà stilare l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale prevista per il 30 settembre volta ad individuare circa 300 milioni di soggetti aventi diritto all'Ape Sociale. Per questo motivo il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo si vede costretto ancora una volta ad incalzare il Governo sulla pubblicazione del decreto sull'Ape Sociale che dovrebbe dare maggiori chiarimenti al fine di consentire ai lavoratori di beneficiare della misura: "Il Governo deve sbrigarsi con i decreti attuativi sull'Ape Sociale, stiamo perdendo tempo e non capisco il perché, la burocrazia continua ad imperare nel nostro paese", ha spiegato il sindacalista.