Continua a tenere banco, in un modo o nell'altro, il tema caldissimo delle Pensioni, diventato ormai argomento più che mai di attualità e che suscita sempre grandi polemiche e discussioni. Dopo aver parlato ancora di Ape social, vogliamo focalizzare l'attenzione, invece, sui vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali, che dovrebbero tornare in Aula alla Camera a fine maggio dopo un lungo tira e molla durato oltre un anno. La Commissione Affari Costituzionali avrebbe inserito in calendario l'incontro per esaminare la proposta di legge il prossimo 31 maggio.
Pensioni: verso l'abolizione dei vitalizi?
Per quanto riguarda tale esame, però, è d'obbligo utilizzare ancora il condizionale perché l'argomento è piuttosto delicato e il rischio che torni a diventare un vero fallimento è sempre dietro l'angolo. A testimonianza di ciò, i tempi davvero lunghissimi: basti pensare che tale proposta sui vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali era stata proposta l'estate del 2015, quasi due anni fa, e fino ad oggi non si è visto alcun movimento a riguardo da parte di alcuna forza politica.
Se relativa ai famosi provvedimenti per la pensione anticipata dei lavoratori italiani i ritardi si sono fatti sentire, per quanto riguarda i vitalizi parlare di ritardi risulta essere quasi un eufemismo.
Comunque, l'obiettivo sarebbe quello di equiparare le prestazioni erogate ai componenti delle Assemblee Elettive con i pagamenti effettuati in generale ai lavoratori. Inoltre, si vorrebbe che venisse adottata la stessa regola previdenziale che viene utilizzata genericamente attribuendo una sola pensione, che dovrà essere calcolata col metodo contributivo e gestita dall'Inps.
Un'operazione di questo genere in realtà è già stata fatta, con l'abolizione dei vitalizi di deputati e senatori, sostituiti da una pensione contributiva.
Il punto centrale della proposta
Il punto cruciale della proposta di legge a prima firma di Matteo Richetti, riguarda la revisione dei vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali, nonché del ricalcolo in chiave contributiva ci tutti quei vitalizi che sono già cessati dal servizio.
Un intervento non semplice questo, visto che la Suprema Corte ha più di una volta bocciato interventi che avrebbero dovuto toccare quei trattamenti pensionistici già in godimento. Si dovrà, dunque, trovare una soluzione in riferimento a questo, nel tentativo di arrivare finalmente alla tanto attesa fumata bianca per l'abolizione dei vitalizi.
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