Inutile girarci attorno, oramai è l'argomento più caldo degli ultimi periodi nel nostro Paese. Stiamo parlando ovviamente della riforma Pensioni e degli strumenti per la pensione anticipata dell'Ape social e della Quota 41 per i lavoratori precoci. E visto che sono ancora molti i dubbi legati a tutto ciò, andiamo a fare il punto della situazione, dopo la manifestazione da parte di molti lavoratori dello scorso 11 maggio. I due provvedimenti dovrebbero ottenere finalmente il via libera in questa settimana.

Riforma pensioni e uscita anticipata: quello che c'è da sapere

I due decreti attuativi per Ape social e Quota 41, infatti, dovrebbero essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale proprio in questi giorni: dopo le modifiche a Palazzo Chigi, infatti, questi sono stati spediti alla Corte dei Conti per la definitiva registrazione. Manca ormai veramente poco dopo le tante polemiche e discussioni che l'argomento ha sollevato. I correttivi richiesti da Cesare Damiano, comunque, restano sempre molto concreti e importanti. Quel che è certo è che i beneficiare rimangono quelli della legge di bilancio: disoccupati per licenziamento che non godano dell'assegno di disoccupazione da almeno tre mesi, persone con invalidità maggiore al 74%, coloro i quali assistono un coniuge o un parente in condizione di disabilità e coloro i quali svolgono attività usuranti.

I canali per l'uscita anticipata, dunque, sono due: l'Ape social, ovvero l'uscita a 63 anni se in possesso di almeno 30 anni di contribuzione; e la Quota 41, ovvero la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione a prescindere dall'età del lavoratore ma soltanto se si può dimostrare un anno di lavoro effettivo prima del compimento del diciannovesimo anno di età (i cosiddetti lavoratori precoci).

Per poter accedere alle nuove formule della riforma pensioni, saranno disponibili due fasi.

Riforma pensioni, le fasi per l'accesso all'uscita anticipata

La prima fase serve per verificare i requisiti per poter accedere e la capienza delle risorse messe a disposizione dal Governo, mentre nella seconda ci si occuperà dell'erogazione della prestazione.

Di conseguenza, coloro i quali sono interessati all'Ape social o a Quota 41, dovranno presentare la domanda all'Inps che si occuperà dell'accertamento delle condizioni del lavoratore e successivamente, gli interessati potranno fare domanda ufficiale per una delle due strumentazioni.

Come ben noto, inoltre, la validità degli strumenti sarà retroattiva a partire dall'1 maggio, la data in cui sarebbero dovuti partire entrambi i provvedimenti. Va sottolineato, infine, che i requisiti per accedere ad Ape social e a Quota 41 devono essere stati maturati già nel momento in cui è stata prodotta la domanda, eccezion fatta per l'anzianità contributiva e per chi fa domanda nel momento in cui si trova in stato di disoccupazione.

Questi predetti requisiti si possono raggiungere entro l'anno in corso.

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