Continua a tenere banco il tanto discusso argomento legato alla riforma Pensioni 2017 sulla flessibilità in uscita, perché l'accordo tra il Governo e i Sindacati è slittato ancora una volta concludendosi con un nulla di fatto. Dopo aver focalizzato l'attenzione sul report pubblicato dall'Inps per l'ottava salvaguardia, quindi, ecco le ultime notizie riguardanti il tema flessibilità, che preoccupa e non poco i lavoratori interessati.

Flessibilità in uscita, slitta tutto: ecco il prossimo appuntamento

Secondo quanto riportato da Pensionioggi.it, infatti, i sindacati sarebbero piuttosto preoccupati sullo stato dell'attuazione della riforma pensioni.

Questo, dopo l'ennesimo incontro col Governo che si è concluso con una fumata nera, l'ennesima, ed è stato fissato un nuovo appuntamento per il prossimo 10 maggio. Il segretario confederale CGIL Roberto Ghiselli, infatti, ha espresso la sua preoccupazione in quanto se da un lato non si riesce a chiudere la fase uno, dall'altro si stenta a far decollare anche la fase due, nella quale si dovrebbero trattare argomenti molto importanti come la pensione per i giovani e la flessibilità in uscita in primis.

Durante l'incontro avvenuto tra sindacati e Governo, i primi hanno sollecitato ancora una volta i secondi a rendere operativi il prima possibile i decreti su Ape social e lavoratori precoci (qui l'ultima richiesta dei sindacati a riguardo).

E arrivano conferme proprio a riguardo, perché si sarebbe registrata finalmente l'acquisizione della validità retroattiva dei provvedimenti, così come sarebbe stata accettata la proroga di 15 giorni per poter presentare domanda, che passa quindi dal 30 giugno al 15 luglio 2017.

Anche il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ha espresso le sue preoccupazioni sulla flessibilità in uscita e sui ritardi riguardanti Ape e quota 41.

Dopo aver parlato nei giorni scorsi di mobilità e Ape, infatti, si è espresso dicendo che se le misure dovevano partire dall'1 maggio, è giusto garantire la retroattività e il prolungamento della presentazione delle domande. Ha chiuso dicendo che le misure contenute nel verbale d'intesa tra Governo e sindacati di settembre scorso, tradotto poi nella legge di Bilancio, è un test molto importante per l'utilizzo dello strumento della flessibilità in uscita da parte dei lavoratori. Non ci resta che attendere a riguardo ulteriori novità che arriveranno molto presumibilmente mercoledì 10 maggio, data del prossimo appuntamento tra le parti, sperando che siano finalmente positive.