Da un comunicato MIUR si apprende la notizia che molti docenti attendono da qualche mese: è in arrivo il decreto legislativo relativo all'acquisizione dei 24 crediti formativi universitari, meglio noti con l'acronimo CFU, che sono necessari per accedere al concorso a cattedra, molto probabilmente bandito nel 2018/2019. Nello specifico, si rivelano necessari per inserirsi nella scuola secondaria, secondo quanto affermato da un decreto attuativo della legge Buona Scuola.

24 cfu: di cosa si tratta esattamente

Si tratta di crediti formativi riguardanti materie di ambito psicologico, antropologico, pedagogico e didattico e sono necessari per accedere al concorso a cattedra, che sarà molto probabilmente bandito nel 2018/2019.mNello specifico, si rivelano utili per inserirsi nella scuola secondaria, secondo quanto affermato da un decreto attuativo della legge Buona Scuola.

Il Miur fa sapere che sta lavorando alla stesura del decreto legislativo definitivo, la cui presunta pubblicazione è fissata per la fine del mese di luglio. Il decreto sarà volto a chiarire le modalità di acquisizione dei 24 cfu, gli obiettivi formativi indispensabili per accedere al concorso, i costi (che saranno a carico degli interessati) e la relativa durata del corso per tutti quegli studenti universitari che si ritroveranno ad aggiungere i suddetti crediti formativi universitari al loro piano di studi.

Chi deve conseguire i 24 cfu

Tali cfu devono essere conseguiti da chi non si è ancora laureato e, nel futuro, intende accedere all'insegnamento. Inoltre, i docenti o aspiranti tali che non sono in possesso dell'abilitazione e che intendono partecipare al concorso a cattedra del 2018 sono tenuti a possedere tali cfu come corsi singoli.

Che dire dei corsi pubblicizzati in attesa dell'emanazione del decreto?

Sul web e sui giornali, proprio negli ultimi mesi, sono state molto frequenti le pubblicità sui corsi per ottenere i 24 cfu. Gli interessati sono comunque invitati a stare molto attenti alle diverse istituzioni e ai diversi enti propinano un po' ovunque pubblicità di questo tipo, in quanto propongono corsi per acquisire cfu in mancanza del definitivo decreto legislativo, il quale appunto chiarirà le condizioni precise e necessarie per conseguire e vedere riconosciuti i crediti formativi in questione.

Il Cun ammonisce il governo

Il Consiglio Universitario Nazionale non ritiene necessario che gli studenti aggiungano alla loro carriera universitaria i 24 cfu di psicologia, pedagogia e didattica. Il motivo di suddetta tesi consiste nel fatto che la durata del corso di laurea rischia di allungarsi. Ciò andrebbe a discapito degli studenti italiani rispetto ai loro colleghi degli altri Paesi.

Questi ultimi, infatti, frequentano già corsi di laurea più brevi rispetto a quelli proposti dagli atenei italiani.

Non resta che rimanere in attesa del decreto legislativo per avere il quadro chiaro della situazione.