A settembre 2020 rientreranno a Scuola studenti e docenti di tutta Italia. Le indicazioni proposte in bozza dalla ministra dell'Istruzione Azzolina sono le seguenti: classi divise in gruppi di pochi allievi, sabato a scuola, alternanza della didattica in presenza con quella a distanza, rientri pomeridiani, interclasse per materie affini solo alle superiori. Il tutto corredato dalla distanza sociale, per rientrare e garantire la sicurezza della comunità scolastica.
Si tratta al momento solo di una bozza di linee guida che dovrebbero regolare il rientro a scuola a settembre, in attesa di conferma giovedì 25 giugno.
Al tavolo della Conferenza unificata, presidi e Uffici scolastici regionali siederanno per stabilire le linee guida della bozza con Regioni ed enti locali.
Le regole per il ritorno a scuola
Il Comitato tecnico-scientifico (Cts) del ministero della Salute ha già fornito delle istruzioni a fine maggio, utili per tenere sotto controllo il quadro epidemiologico del contagio da Covid-19. Saranno probabilmente necessari i seguenti aspetti: la misurazione della febbre prima di arrivare a scuola, evitando l'accesso a persone con una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi; l'obbligo del mantenimento della distanza sociale, con la distinzione di un metro di distanza in classe e due, invece, in palestra; l'uso obbligatorio delle mascherine per tutto il personale scolastico e per gli studenti, che comunque non sono più obbligatorie per i bambini al di sotto dei 6 anni di età.
Ampliamento dell'offerta formativa e spazi nuovi per la didattica
Secondo quanto scritto nella bozza del Piano scuola 2020-2021, le scuole si stanno impegnando a sottoscrivere accordi specifici come i "Patti educativi di comunità". Ciò al fine di realizzare l'educazione e l'istruzione in un'ottica di rafforzamento dell'alleanza educativa, civile e sociale.
Per tale scopo, è necessario coinvolgere soggetti pubblici e attori privati che permettano corresponsabilità educativa e che favoriscano la messa a disposizione di strutture o spazi come teatri, parchi, biblioteche per svolgere attività didattiche o comunque educative.
In aggiunta, le scuole possono comunque avvalersi dell'Autonomia, tenendo sempre in considerazione gli spazi a disposizione e le svariate esigenze delle famiglie degli alunni iscritti.
Nella bozza si fa anche riferimento a una nuova conformazione del gruppo classe, organizzato in più nuclei di apprendimento, costituiti anche da alunni di classi diverse. Per quanto riguarda il corpo docenti, si ipotizza che la scuola potrebbe permettere un frazionamento del tempo di insegnamento che risulti più funzionale a garantire la stessa offerta formativa a ciascun alunno.
Le ipotesi sul primo giorno di scuola a settembre
Vi sono anche delle ipotesi sulle date di inizio dell'anno scolastico, sulle quali però esistono dei pareri discordanti. Il ministero dell'Istruzione, secondo alcune indiscrezioni, ritiene utile il rientro a scuola già nella prima settimana di settembre. In questo modo, si darebbero maggiori possibilità agli studenti che sono stati rimandati col debito di colmarlo entro le prime tre settimane di settembre e poter ripartire con il nuovo anno scolastico di pari passo con chi invece è stato promosso senza alcun debito.
In conclusione, secondo le proposte sopra citate, la scuola dovrebbe ripartire ufficialmente dal 14 settembre o anche la settimana successiva.