La Ministra dell'Istruzione Valeria fedeli, durante un'intervista rilasciata nel corso della festa di Radio popolare, ha affermato che una delle priorità alla quale intende far fronte è quella del riconoscimento del valore economico degli insegnati: solamente in questa maniera si potrà scegliere, in futuro, di fare questo mestiere. Con i sindacati, la Ministra ha fatto un accordo: colmare il divario che esiste fra il nostro Paese e il resto dei paesi europei. La Ministra ha anche sottolineato, sempre inerente all'argomento degli aumenti stipendiali, che bisogna accompagnare anche attraverso i contratti, le novità da apportare nella scuola italiana.

Quali saranno le innovazioni secondo Fedeli

Le innovazioni da apportare, sempre in riferimento a quanto dichiarato dalla Ministra Fedeli, sono quelle di dare un ulteriore incentivo ai meritevoli, dando maggior consistenza economica al bonus di merito che ogni anno viene fornito per meritocrazia ai docenti che si sono distinti per le loro performance professionali. Un'altra novità da prendere in considerazione, sempre secondo Fedeli, è quella di dare incentivi ai docenti che, a causa della sede di insegnamento lontana dalla propria residenza, e che quindi si trovano in mobilità forzata, sono costretti a spostarsi con spese a proprio carico. Un'altra idea della Ministra da introdurre nella Legge 107 è quella di ampliare i siti dei Musei dove poter usare il bonus annuale da 500 euro inerente all’autoaggiornamento professionale e rendere migliore l' efficienza di accesso alla piattaforma e l'uso della cifra anche per altri servizi.

I buchi della Legge 107/2015, perché modificarla

Secondo Pacifico, sindacalista Anief-Cisal, ci sarebbero dei buchi nella legge 107 del 2015 da prendere in considerazione a partire dall’alternanza scuola- lavoro che potrebbe diventare uno strumento di sfruttamento a discapito degli studenti che vengono adibiti a ruoli che invece spettano ai dipendenti. Un altro buco da colmare riguarda la scuola dell’infanzia, che la suddetta legge non ha per nulla preso in considerazione. Anche la chiamata diretta- sulla quale la Ministra Fedeli non si è pronunciata- andrebbe cancellata, sempre secondo il sindacalista, in quanto questo sistema ha costretto, in modo forzato, moltissimi insegnanti a prendere servizio in scuole lontanissime dalla propria residenza, a causa di errori di algoritmo che li ha privati di poter avere una cattedra vicino casa, pur essendocene disponibili, e ancora l'esclusione di molte categorie di lavoratori della scuola, come per esempio gli Ata, esclusi dal potenziamento. In conclusione, da quanto afferma Pacifico, la Riforma Renzi non è modificabile come vorrebbe Fedeli, ma va assolutamente abrogata.