Ancora ritardi nella pubblicazione dei decreti attuativi sulle misure previdenziali che, negli ultimi mesi, sono state al centro delle discussioni. Si tratta dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41, due provvedimenti contenuti nella nuova Legge di Stabilità, rivolti alle categorie considerate più economicamente svantaggiate.
Nonostante la firma i decreti non sono ancora pubblicati
E' questo ciò che preoccupa circa 60 mila lavoratori che, entro il 15 luglio, dovranno fare domanda per accedere ai benefici previdenziali. Lo scorso 22 maggio, il Governo Gentiloni aveva provveduto a firmare i due decreti attuativi che avrebbero dovuto dare efficacia all'Ape Sociale e alla Quota 41 dopo il parere espresso dal Consiglio di Stato e la successiva registrazione avvenuta alla Corte dei Conti.
Potrebbero slittare i tempi per la presentazione delle domande
Per l'entrata in vigore delle misure, infatti, si attende soltanto la pubblicazione dei Dpcm nella Gazzetta Ufficiale che, stando ad alcune voci trapelate, potrebbe subire uno slittamento dei tempi. Cosa che non piacerà affatto ai potenziali beneficiari dell'Ape Sociale e ai lavoratori precoci visto che, entro il 15 luglio dovranno presentare domanda di accesso. Tale data, però potrebbe subire delle variazioni a causa dei ritardi accumulati che potrebbero compromettere la scadenza per la presentazione delle istanze.
Ormai è noto che le misure contenute nella Legge di Bilancio consentirebbero un'uscita più flessibile rispetto alle norme dettate dalla Legge Fornero alle categorie più svantaggiate.
L'Ape Sociale, infatti, è rivolto agli ultra 63 enni che potranno beneficiare di un reddito ponte fino ad un massimo di 1.500 euro lordi mensili fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Cosa assai diversa la Quota 41 che, invece, darebbe la possibilità ai lavoratori precoci di uscire dal mondo lavorativo dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi a condizioni di aver iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento del 19esimo anno di età anagrafica.
Requisiti ormai chiari anche se senza la pubblicazione dei testi non sarà possibile per l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale pubblicare la circolare al fine di fornire gli ulteriori chiarimenti e istruzioni per l'accoglimento delle istanze. I decreti attuativi, inoltre, darebbero ai lavoratori interessati la possibilità di sapere se vengono rispettati i requisiti necessari per accedere alle misure pensionistiche.