Non smettono di fare discutere i decreti pubblicati in gazzetta ufficiale, le ultime novità sulle pensioni anticipate e precoci al 20 giugno 2017 riguardano, infatti, le diatribe sulle categorie che sono rimaste escluse nell'ultima riforma delle Pensioni dalle misure Ape Social e Quota 41. Tra questi quelli maggiormente nel mirino sono i disoccupati che purtroppo dovranno subire, nonostante la criticità della situazione in cui si trovano a vivere, un processo di selezione piuttosto ostico per poter accedere all'uscita anticipata. Sul web, spesso, i lavoratori, già prima della pubblicazione dei decreti in G.U, avevano parlato di disoccupati di Serie A e di Serie B, denunciando l'assurdità della riforma che stava prendendo piede.

Ora più che mai, dopo l'ufficialità dei due decreti attuativi e delle circolari Inps si ha la certezza che non tutti i lavoratori in stato di disoccupazione potranno accedere al beneficio della pensione anticipata, vediamo gli esclusi e le ragioni.

Pensioni precoci e anticipati: i disoccupati non sono tutti uguali per il Governo

Per prima cosa è importante ribadire che per poter accedere alla flessibilità in uscita sarà necessario che il lavoratore abbia terminato da almeno tre mesi il sussidio di disoccupazione, inoltre per poter usufruire dell'Ape social occorrerà possedere 63 anni compiuti e30 di contributi versati. I quota 41 invece potranno usufruire del pensionamento anticipato solo se avranno versato prima dei 19 anni d'età 12 mesi anche non continuativi di contributi effettivi.

Ad entrambe le misure potranno fare richiesta i disoccupati che rientrano in tali categorie: coloro che hanno subito un licenziamento, una conciliazione obbligatoria, una risoluzione consensuale o dimissioni per giusta causa. Altre categorie restano invece 'dai vetri', ossia coloro che, ad esempio, hanno terminato da meno di tre mesi il sussidio di disoccupazione non possono accedere alla richiesta, restano fuori altresì i lavoratori precoci e non che oggi risultano disoccupati non per licenziamento, ma per scadenza naturale del contratto.

Coloro che riusciranno a rientrare tra i disoccupati privilegiati di Serie A che il Governo ha deciso di tutelare, dovranno presentare, al momento della domanda di pensione, un certificato del centro per l'impiego che accerti lo stato di disoccupazione all'Inps.

Pensione anticipata per chi sta usufruendo dell'Asdi, come funziona e quali i tempi?

Si allungano invece ulteriormente i tempi per quanti abbiano avuto l'erogazione dell'Asdi dopo la Naspi , infatti, sarà necessario prima di poter richiedere le misure di uscita flessibile Ape social o la Q41 attendere che la prestazione termini. Inoltre qualora l'Asdi dovesse essere stata erogata meno di tre mesi, il lavoratore disoccupato potrà fare istanza solo dopo 90 giorni terminata la Naspi, nel caso in cui invece l'Asdi si protraesse oltre i 3 mesi darà fondamentale attendere il termine prima di poter fare la domanda di pensione. In linea generale la documentazione da presentare all'Inps è molto lunga e variegata sia per i lavoratori precoci che intendono fare istanza entro il 15 luglio per ottenere la quota 41 senza limiti anagrafici, sia per quanti, almeno 63enni, intendano accedere all'Ape social.

Per questa ragione, al fine di non fare confusione o dimenticare parti importanti da allegare alla documentazione, l'Inps ha stilato due circolari la 100/2017 e la circolare INPS 99/2017 in cui è possibile prendersi nota di tutti i documenti necessari da presentare per poter fare domanda di pensione anticipata e non vederla rigettata a priori per mancanza di documentazione.

Domanda Pensione anticipata, quali le scadenze?

La scadenza del 15 luglio 2017 riguarda tutti coloro che riescono a maturare il requisito nel 2017, mentre le finestre per il 2018 sono differenziate per le due misure e sono rispettivamente:

  • per l’APe Sociale entro fine marzo,
  • per i precoci a quota 41 entro il primo marzo

è bene ricordare altresì che solo dopo la risposta positiva dell’Inps il lavoratore potrà presentare l’istanza vera e propria.

I criteri di priorità qualora le domande eccedessero le risorse messe a disposizione dal Governo, visto che siamo già a oltre 8000 domande presentate solo nella giornata di ieri, saranno : prima coloro che maturano il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia e poi, a parità di requisito, la data di presentazione della domanda. L'istituto di previdenza deve rispondere entro il 15 ottobre 2017, la domanda potrà essere presentate per via telematica o tramite patronati; per l’accesso alla procedura sul sito INPS sono necessarie le credenziali. Quali difficoltà state incontrando nel presentare la prima istanza? Fatecelo sapere.