Resta alta l'attenzione politica e mediatica sulla prima fase della riforma Pensioni mentre si sollecita al governo l'accelerazione del confronto con i sindacati sulla seconda fase di interventi sul fronte previdenziale. Cominciano intanto ad arrivare i primi dati dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e quindi l'attivazione vera e propria, dell'Anticipo pensionistico sociale e della Quota 41 rivolta solo a una parte dei lavoratori precoci.

Pensioni: più di 8.100 istanze Ape social e Quota 41 precoci

Sino alle ore 18 del 19 giugno 2017, a circa 48 ore dall'attivazione dell'Ape social e dei benefici per i lavoratori precoci, sono più di ottomila le istanze presentate all'Istituto nazionale per la previdenza sociale.

Per la precisione le domande presentate per tutte e due le misure sono 8.118, secondo i dati diffusi dall'Inps attualmente presieduto da Tito Boeri che ha inaugurato una nuova stagione di trasparenza fornendo tutti i dati. Nel dettaglio, sempre secondo i dati forniti dall'Inps, sono 2.732 le istanze per la pensione anticipata destinata a una parte di lavoratori precoci, ovvero la Quota 41 ma non per tutti bensì solo per i lavoratori con invalidità, che assistono a familiari ammalati o che svolgono lavori gravosi. Sono invece 5.386 le istanze di prepensionamento con l'Ape social. Le istanze di pensionamento, come ha ricordato l'Inps in una nota stampa, si possono presentare soltanto per via telematica tramite i tradizionali canali istituzionali.

Gli interessati possono compilare le domande direttamente sul sito istituzionale www.inps.it oppure possono rivolgersi a un patronato.

Previdenza, Sacconi: riflettere su rigidità della legge Fornero

Nel frattempo, però, mentre entrano in vigore l'Ape sociale e la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci, pronta ad aumentare ancora una volta, per effetto dell'adeguamento alle speranze di vita, l'età pensionabile già drasticamente aumentata dalla legge Fornero.

"Le notizie relative al decreto che dovrebbe allungare l'età di pensione in relazione all'incremento dell'aspettativa di vita - ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi - ripropone la necessità di una riflessione sulle rigidità della riforma Fornero che ha sommato - ha spiegato il parlamentare di Energie per l'Italia - la base anagrafica più elevata nei Paesi industrializzati con la dinamica collegata all'invecchiamento".

Diverse le proposte avanzate a tal proposito dall'ex ministro del Lavoro del Governo Berlusconi. "Sarebbe opportuno - ha scritto sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi - sterilizzare questo ulteriore innalzamento in una fase transitoria o quantomeno - ha sottolineato - tutelare la componente femminile riproponendo il programma Opzione donna". Oltre alla proroga di Opzione donna, secondo Sacconi, per far fronte al drastico e ulteriore aumento dell'età pensionabile, "sarebbe utile incentivare maggiormente - ha detto il presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama intervenendo sulla riforma pensioni - le forme di sostegno dei datori di lavoro nelle fasi di attesa della prestazione pensionistica".