A luglio per alcuni pensionati italiani, da anni viene erogata la quattordicesima mensilità. Si tratta di una mensilità aggiuntiva che è stata oggetto di un importante intervento in Legge di Bilancio. Nel progetto riformatore del sistema previdenziale messo in atto nell’ultima manovra finanziaria, non si è pensato solo alle Pensioni future, ma anche a rafforzare quelle in essere. La quattordicesima è stata estesa a molti più beneficiari rispetto all’anno scorso ed è stata aumentata per coloro che già la percepivano. Sull’argomento, va registrato l’intervento del Presidente dell’Inps Tito Boeri.
Ecco cosa ha detto il numero uno dell’Inps ed a chi si rivolge la quattordicesima.
Gli ex dipendenti pubblici
Alla fine del Festival dell’Economia di Trento, Boeri, intervenendo ad una trasmissione radiofonica di “Radio Anch’io”, ha ribadito la bontà del meccanismo creato in materia erogazione della quattordicesima mensilità. La platea di pensionati che riceveranno la mensilità aggiuntiva, secondo Boeri sarà maggiore rispetto a quella prevista inizialmente. Questo perché secondo il presidente, i maggiori beneficiari di questa novità saranno i pensionati che provengono dal Pubblico Impiego. Il numero di ex dipendenti pubblici che percepiscono la quattordicesima dovrebbe arrivare a 125mila pensionati, con un netto incremento rispetto agli 8.000 che la incassano oggi.
In generale, saranno 3,4 milioni i pensionati che continueranno anche quest’anno ad incassare la mensilità aggiuntiva, ma in versione rafforzata come importi. A questi, si deve aggiungere un altro milione circa di soggetti ai quali sarà erogata per la prima volta, tra i quali anche gli oltre 100mila nuovi beneficiari tra gli ex lavoratori statali.
Beneficiari ed importi
Stando ai numeri forniti dall’Inps, l’importo erogato come quattordicesima varia a seconda dei redditi e dei contributi versati nella vita lavorativa. Si va da 437 euro a 655 per i redditi più bassi, cioè per coloro che già la percepivano l’anno scorso. Per i nuovi percettori invece, gli importi sono tra 336 e 504 euro.
Fermi i requisiti reddituali, i beneficiari saranno chiunque abbia una o più pensioni erogate dall’Inps o della gestione autonomi, da quella separata, da fondo clero ed anche le reversibilità. Il limite di età fissato è a partire dai 64 anni di età. I limiti reddituali per percepirla sono fino a 13.049,14 euro annui. Comunque, per chi ha redditi fino a 9.786,66, cioè chi già la percepiva lo scorso anno, gli importi sono:
- per chi ha contributi versati fino a 15 anni assegno di 437 euro
- per contributi tra i 15 ed i 25 anni assegno di 546 euro
- per versamenti superiori ai 25 anni importo aggiuntivo di 655 euro
per la fascia che va tra i 9.786,66 ed i 13.049,14, gli importi sono identici a quelli percepiti lo scorso anno dagli altri pensionati, cioè:
- per contribuzione fino a 15 anni, € 336
- per versamenti tra i 15 ed i 25 anni, € 420
- per versamenti superiori ai 25 anni € 504