Continua a tenere banco in maniera piuttosto insistente l'argomento della riforma Pensioni 2017 e a intervenire a riguardo, dopo le dichiarazioni recenti di Cesare Damiano, è stato Tito Boeri, presidente dell'Inps. Boeri, secondo quanto riportato da Pensionioggi.it, è stato chiamato in causa per commentare le proposte di modifica dell'articolo 38 della Carta Fondamentale, modifiche che servirebbero ad assicurare una maggiore equità tra gli anziani e i giovani, tra le vecchie e le nuove generazioni.

Riforma pensioni, il pensiero del presidente Inps

Secondo quanto dichiarato da Tito Boeri, ci sarebbe un problema generazionale molto forte: queste le dichiarazioni durante l'audizione in commissione Affari Costituzionali della Camera. Il presidente Inps ha poi proseguito dicendo che l'Inps ha già affrontato questo problema esibendo diverse proposte già nel 2015, e ponendo l'attenzione sul fatto che anche per quanto concerne la disoccupazione, la spesa per i sussidi "ha un profilo per età che sembra penalizzare le persone che hanno meno di trentacinque anni".

E proprio per questo motivo la commissione Lavoro sta cercando di modificare l'articolo 38 della Carta Fondamentale, in modo da assicurare anche ai giovani una giusta pensione col passaggio al sistema contributivo.

Giovani in pensione a 75 anni

Secondo molti, infatti, i giovani potrebbero arrivare alla pensione a 75 anni -sempre nel caso in cui maturino i requisiti-, ma con un assegno pensionistico inferiore del 25% rispetto a quello che percepiscono i pensionati attuali. Un'altra problematica sarebbe quella legata al sistema contributivo, perché i giovani e le donne sconterebbero in maniera più pesante i periodi di assenza dal lavoro, di disoccupazione o di inattività rispetto a qualunque altra categoria di lavoratori.

Il rischio di povertà, tra le altre cose, si è spostato dagli anziani ai giovani: il 15% dei cittadini tra i 18 e i 25 è povero, mentre "soltanto" il 9% degli over 65 vive in condizioni di povertà.

Problematiche che non possono passare inosservate e lo sa bene Tito Boeri, tanto da considerare la possibilità di inserire nella Costituzione una maggiore equità nei trattamenti previdenziali e assistenziali tra anziani e giovani un tema puntuale e un principio che il Parlamento deve interpretare con somma attenzione.

E anche i futuri provvedimenti per quanto riguarda la riforma pensioni dovranno essere improntati su questo principio di base. Il presidente dell'Inps ha concluso dicendo che quando si valutano dei provvedimenti sulla riforma delle pensioni, si pensa spesso al breve periodo quando invece bisognerebbe guardare al lungo periodo.

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